Il caro-calcio non ferma i tifosi: trucchi e soluzioni per non perdere il fischio d’inizio

Abbonamenti tv spezzettati tra più piattaforme, biglietti da stadio con prezzi in crescita e trasferte che diventano un lusso. Ecco una guida per provare a risparmiare.
Seguire la propria squadra del cuore non è mai stato solo una questione di calcio: è un rito, un pezzo d’identità, una tradizione che passa di generazione in generazione. Ma oggi quel legame viscerale deve fare i conti con un ostacolo sempre più pesante: i costi. Abbonamenti televisivi spezzettati tra più piattaforme, biglietti da stadio con prezzi in crescita e trasferte che diventano un lusso: tifare non è mai stato così caro. Eppure, tra nuove abitudini, scelte intelligenti e soluzioni creative, i tifosi continuano a trovare strade per non rinunciare a quell’emozione unica che solo il fischio d’inizio sa regalare.
Il caro-calcio, diamo un occhio ai dati
Seguire la propria squadra in Italia oggi significa misurarsi con due fronti di spesa in crescita: la diretta tv, resa più cara dalla frammentazione dei diritti, e lo stadio, dove abbonamenti e biglietti hanno imboccato una traiettoria rialzista. Il quadro macro conferma la pressione sui portafogli: a giugno 2025 l’inflazione acquisita è al +1,4% e i servizi di trasporto crescono su base annua (+1,1%), voci che impattano anche sulle trasferte dei tifosi.
Diretta tv: quanto costa davvero seguire la tua squadra
Il perno resta DAZN, titolare dell’intero pacchetto Serie A fino al 2029, con Sky in co-esclusiva per 3 partite su 10 a giornata: in pratica, tutte le gare sono su DAZN, mentre su Sky vanno tre slot serali del weekend. Questo assetto è fissato per il quinquennio 2024-2029.
Sul fronte prezzi, il profilo DAZN Full in formula annuale prepagata costa 359 € (equivalenti a 29,92 €/mese), mentre la formula annuale dilazionata prevede rate da 34,99 €/mese; la versione Family per due reti diverse sale a 59,99 €/mesein annuale dilazionato. Per chi guarda solo la propria squadra, DAZN ha introdotto MyClubPass, con costo annuale dilazionato pari a 29,99 €/mese. Le condizioni sull’eventuale recesso e sulla permanenza minima sono esplicitate nelle policy DAZN.
Chi desidera integrare con Sky per le tre gare in co-esclusiva e altro calcio internazionale può farlo con il pacchetto Sky Calcio: nel 2025 l’offerta promozionale segnalata parte da 15,90 €/mese (spesso con vincolo temporale e costi di attivazione separati), pur restando DAZN la piattaforma necessaria per avere tutte le partite di Serie A.
Morale per il “tifoso da divano”: una stagione completa con DAZN Full prepagato pesa 359 €; affiancando un anno di Sky Calcio in promo la spesa annua sale oltre 500 €. Le cifre diventano più leggere solo se si aderisce a formule mirate (MyClubPass) o se si condivide legalmente i piani che lo consentono, verificando sempre le regole su dispositivi e reti previste da DAZN.
Stadio: abbonamenti e biglietti in rialzo
Sul fronte spalti, il 2025/26 vede listini più robusti. A San Siro gli aumenti più sensibili si registrano nelle aree premium, fino a +20%, mentre il Milan ha congelato i prezzi degli abbonamenti rispetto al 2024/25 dopo incrementi cumulati tra +34% e +68% nel quinquennio precedente. Un’indicazione del “nuovo livello” la dà anche la media nazionale per le curve: circa 289 € per la prossima stagione, con differenze marcate per club e settore.
Gli esempi di listino aiutano a farsi un’idea del rapporto qualità/prezzo. L’Inter propone un abbonamento “Full” a partire da 399 € per 24 gare (Serie A + coppe), pari a poco più di 16 € a partita sul minimo di prezzo. È un benchmark interessante per valutare l’acquisto di singoli biglietti sui match di cartello, dove i prezzi salgono in modo più marcato.
Pagare meno senza perdere il fischio d’inizio
Sul piccolo schermo, la scelta più efficiente dipende dall’uso reale. Se guardi solo la tua squadra, un piano dedicato può risultare più razionale di un pacchetto “all-you-can-watch”; se invece segui il campionato in modo trasversale, il Full annuale prepagato offre il miglior rapporto prezzo/partita. L’integrazione con Sky ha senso per chi desidera la copertura delle tre gare in co-esclusiva e i principali campionati esteri, ma va messo a budget con attenzione perché la spesa cumulata cresce in fretta.
Allo stadio, il discrimine è tra abbonamento e acquisto partita per partita. Dove i club mantengono listini accessibili sulle curve, l’abbonamento resta competitivo nel costo medio per gara; sui settori premium e sui big match, i rincari 2025 suggeriscono di selezionare con cura le partite “must” e di anticipare l’acquisto. Contano anche le forme di rateizzazione offerte dai club: per esempio, Lazio e Sassuolo consentono pagamenti in tre rate via PayPal nelle rispettive campagne abbonamenti.
Due scenari di budget a confronto
Scenario TV. Un tifoso che vuole tutte le gare della propria squadra sceglie DAZN Full prepagato a 359 € per l’intera stagione. Se si aggiunge Sky Calcio a 15,90 €/mese, l’impatto annuale tipico supera 500 €; la soglia sale ulteriormente con formule più flessibili (mensili senza vincolo) o con piani multi-rete come Family.
Scenario Stadio. Un abbonato in curva spende mediamente circa 289 € a stagione, ma nelle grandi piazze e nei settori più richiesti il costo può avvicinarsi o superare i 400 € (caso Inter “Full” da 399 € per 24 gare). Il costo medio per gara può restare competitivo rispetto al singolo biglietto sui big match, soprattutto se si sfrutta la prelazione e si pianificano per tempo eventuali trasferte, considerate le pressioni sui costi di trasporto.
Quando ha senso diluire la spesa
Se la stagione “tipo” combina tv e stadio, il totale può diventare significativo. In questi casi, dilazionare i pagamenti con piani annuali rateizzati o con le rate dei club aiuta a spalmare l’esborso sui mesi di campionato. Per esigenze più ampie (ad esempio, famiglie che seguono più competizioni, trasferta annuale inclusa) una soluzione può essere richiedere un prestito personale Compass, valutando però con lucidità TAEG, durata e sostenibilità della rata rispetto al proprio reddito disponibile e privilegiando sempre l’estinzione anticipata quando possibile.
La bussola per scegliere
La regola d’oro è abbinare il profilo di consumo al profilo di offerta. Se segui solo la tua squadra, i piani dedicati riducono gli sprechi; se ami il campionato nel suo complesso, l’annuale prepagato ottimizza il costo unitario; se vivi lo stadio, l’abbonamento regala prevedibilità e un prezzo medio competitivo, ma sui settori premium i rincari 2025 impongono selezione. In ogni caso, la trasparenza dei costi (tra vincoli, attivazioni e rate) e una pianificazione anticipata restano i veri alleati per continuare a tifare senza sforare il budget.
fonte calcioefinanza.it