Il Covid frena il mercato: un acquisto su tre gratuito
L’emergenza Coronavirus, come ormai noto, ha prodotto effetti anche sul mondo del pallone. Conclusa la finestra estiva del mercato dei trasferimenti, il CIES Football Observatory ha realizzato uno studio per analizzare le operazioni alla luce degli effetti della pandemia.
L’analisi mette a confronto le transazioni effettuate durante l’ultima sessione dalle squadre dei cinque maggiori campionati europei (Premier League, Liga, Serie A, Bundesliga e Ligue 1) con quelle concluse da gennaio 2010. Il confronto copre tre aree: il volume degli investimenti, la tipologia dei trasferimenti (definitivi, temporanei, gratuiti, a pagamento, ecc.) e il prezzo dei giocatori.
Partendo dalle somme spese per le indennità di trasferimento negli anni solari, è possibile offrire una prima idea dell’impatto del COVID sul volume degli investimenti. Il valore misurato nel 2020 (4,6 miliardi) è infatti inferiore del 30% rispetto a quello osservato nell’anno record del 2019 (6,6 miliardi).
Isolando le finestre di trasferimento estive, la stessa analisi mostra ancora più chiaramente l’effetto della pandemia sul volume degli investimenti. In questo caso il calo rispetto all’estate 2019 è del 43%, con la spesa sostenuta dalle squadre dei 5 grandi campionati durante diminuita ai livelli del 2016. In Serie A il dato si è praticamente dimezzato, passando da 1.246 milioni del 2019 a 667 milioni del 2020.
Un secondo modo di studiare l’effettivo impatto di COVID sul calciomercato consiste nel confrontare le modalità con cui le società ingaggiano i propri calciatori. Durante l’ultima sessione di mercato, il 32,3% dei giocatori ingaggiati da squadre dei top campionati è stato reclutato senza pagare per il trasferimento (il 26,2% nel 2019).
La pandemia ha anche rafforzato la tendenza delle squadre dei primi cinque campionati europei ad ingaggiare giocatori con la formula del prestito. Durante l’ultima sessione, il 30,0% dei nuovi giocatori dei club dei 5 grandi campionati europei è arrivato a titolo temporaneo (il 23,1% nel 2019).
Per quanto riguarda infine i prezzi, i club dei 5 grandi campionati hanno investito circa il 6% in più rispetto all’estate 2019 per ingaggiare calciatori con le stesse caratteristiche. Mentre i prezzi a parità di condizioni hanno continuato a crescere, sono aumentati anche i pagamenti condizionati ai risultati. Questa strategia consente ai club acquirenti di ridurre i rischi associati ai trasferimenti spendendo denaro aggiuntivo solo se il giocatore offrirà determinate performance o se i risultati ottenuti saranno positivi.
In aggiunta, si è osservata una generalizzazione della tendenza ad includere una percentuale sulle rivendite, talvolta anche quando il trasferimento viene effettuato senza il pagamento di commissioni. Questa strategia permette alle società che cedono di ottenere sostanziali profitti anche in caso di un eventuale cessione successiva. fonte calcioefinanza.it
By marcodalmen