17/06/2020 | 13.20
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Il CTS frena: «Quarantena soft? Serve nuova legge»



Si complica la strada verso la “quarantena soft” che aveva ridotto il pericolo di una ripartenza con l’ombra di una possibile nuova interruzione. Il Comitato tecnico scientifico ha ribadito al governo le «chiare disposizioni riguardanti la quarantena di un soggetto risultato essere positivo a Sars-Cov2 e la quarantena precauzionale dei contatti del soggetto di cui sopra».

Come spiega la Gazzetta dello Sport, il Cts ha poi evidenziato che «qualora anche un solo membro dell’equipe risulti positivo al test molecolare (tampone), tutti gli altri componenti del gruppo dovranno da quel momento, per ovvie ragioni di prevenzione epidemica, essere oggetto delle misure che valgono per ogni persona residente nel Paese».

In sostanza la proposta della FIGC, seppur valutata e considerata positivamente, viene ritenuta «non compatibile» con il decreto legge del 16 maggio 2020 attualmente in vigore. Sembrerebbe necessario un cambiamento della legge, nonostante la Federazione abbia ricevuto un via libera anche di carattere normativo dal ministero della Salute.

Per gli scienziati è infatti ricevibile, «in virtù dell’attuale evoluzione epidemica favorevole, la proposta di effettuare test per la ricerca dell’RNA virale il giorno della successiva gara programmata per tutto il gruppo squadra». In sostanza, c’è un via libera medico-scientifico per la procedura, ma resta l’ostacolo del decreto legge. Bisogna capire se sarà necessaria una modifica o se prevarrà una diversa interpretazione.





Sul punto, secondo la Repubblica sarebbero in contrasto anche i ministri Speranza e Spadafora. Il primo ha dato il suo via libera al modello, mentre il secondo ritiene invece che il testo, per essere applicabile, abbia bisogno di un passaggio politico.
By marcodalmen
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