14/09/2022 | 17.57
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Il dubbio amletico del Gasp

La Fenice On Line – Organo Ufficiale della Proloco La Fenice – Mirabella Eclano (Av) – «Essere o non essere»… i giovani tra disagi, sogni e realtàIl calciomercato ha portato una ventata d’aria fresca con tutti i presupposti per riaprire un nuovo ciclo, le novità però possono arrivare anche dal modulo. In queste prime uscite di Serie A Gian Piero Gasperini ha provato qualche esperimento, ma i risultati ancora non sembrerebbero essere chiari. L’Atalanta in ogni caso ha fatto il record di punti personale nelle prime 6 partite, occupando il primo posto in comproprietà con Milan e Napoli, ma la sensazione è che il tecnico ex Genoa debba al più presto sciogliere il dubbio del modulo, per dare continuità e affinità alla propria squadra, soprattutto per ritrovare quei meccanismi automatici che hanno fatto grande la Dea negli ultimi anni. Ora inoltre arrivano i big match e il tempo delle prove sta per finire.

Anche l’inizio di questa stagione è stato segnato dal tradizionale 3-4-2-1, su cui si sono basate le fortune di Gasperini nel recente passato, ma la fantasia di Gomez e Ilicic non c’è più e l’attacco faticava a creare (nonostante i 3 gol complessivi con Sampdoria e Milan). Ecco dunque che nella bloccata partita di Verona nel secondo tempo esce Soppy ed entra Ederson, 4-2-3-1 e svolta tattica anche nel gioco che porta al gol decisivo di Koopmeiners. Con il Monza invece canovaccio opposto: 4-2-3-1 iniziale, poche occasioni create, poi i gol con il ritorno al 3-4-1-2, modulo vincente contro il Torino, meno nel pareggio con la Cremonese dell’ultima giornata di Serie A.

Ma allora su quale deve puntare Gasperini? Difficile da stabilire, come difficile prevedere come scenderà in campo l’Atalanta contro la Roma. Il tecnico di Grugliasco ha da sempre fondato il proprio gioco sulla difesa a 3, portando i neroazzurri in alto in classifica. Se da una parte questo è stato il modulo che potremmo definire “vincente”, dall’altra non si può fare a meno di notare che la squadra è stata costruita per il 4-2-3-1. Primo indizio il mancato rimpiazzo di un giocatore alla Gosens, gli esterni sono poco incisivi (ormai un lontano ricordo il vecchio Hateboer), i difensori di ruolo invece sono solo 4 con il jolly Scalvini schierato però spesso anche a centrocampo: 4 difensori per tre posti risultano pochi. Infine l’infinità di trequartisti: Pasalic, Ederson, Malinovskyi, Lookman, Boga e, nell’eventualità, anche Muriel e Koopmeiners, ciò significa almeno 6 giocatori disponibili, 3 titolari e 3 riserve (a discrezione).

La soluzione dovrà trovarla solo ed esclusivamente Gasperini, non certo la stampa, non certo i tifosi, la sensazione è però che il tempo stringe e un’ossatura su cui fondare questo nuovo ciclo risulta quasi necessaria.

footballnews24.it
By staff
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