Il Filipe Luis della Val Brembana

MATTEO RUGGERI ALL’ATLETICO MADRID
Di tutta la banda di Gasperini, Matteo Ruggeri sembrava quello più passato lì per caso, cioè giocava lui a sinistra, ma avrebbe potuto giocarci un altro, se fosse passato un altro al suo posto. Una versione ridotta dello storico esterno di Gasperini, sempre attento certo, instancabile, preciso anche, ma non speciale. Il suo ruolo sembrava più spirituale: nato in provincia di Bergamo, cresciuto nel settore giovanile dell’Atalanta, era l’erede universale di una certa idea di bergamaschità, che negli ultimi anni, con la crescita di livello del club, si era necessariamente un po’ persa. Ruggeri come simbolo di un passato da superare ma non dimenticare.
Presentato come “Il tigre”, ma con un completo da cosmonauta, a indicare la difficoltà di inquadrare Ruggeri.
Ora, però, Ruggeri è un nuovo giocatore dell’Atletico Madrid, comprato dal club spagnolo dopo una trattativa lampo, proprio come se fossero certi che Ruggeri è quello che fa per loro. Come la consideriamo questa cosa? Simeone lo trasformerà nel Filipe Luis della Val Brembana? Abbiamo sottovalutato Ruggeri? Probabilmente sì, almeno personalmente. Se il Cholo lo ha voluto all’interno del suo mondo, un mondo che è comunque quello di una delle squadre più ricche e forti al mondo, deve aver visto qualcosa che io, ma posso dire anche noi, non ho visto. Meglio così: a Madrid Ruggeri avrà l’occasione di giocare in un ambiente stimolante e crescere, sperando possa tornare utile anche per la Nazionale. (ultimouomo.com)