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Il Gasp a SKY e a DAZN (DA LEGGERE)




L'Atalanta continua il suo trend casalingo decisamente negativo pareggiando 1-1 contro la Salernitana in rimonta nel finale con Pasalic. Gasperini analizza la stagione non esaltante dei nerazzurri.

Atalanta, le parole di Gasperini


Al termine della partita del Gewiss Stadium, Gian Piero Gasperini ha parlato ai microfoni di Sky Sport del momento negativo della squadra





"In parte è vero che siamo stanchi e svuotati, ma la squadra sta cercando di dare tutto quello che ha. Siamo soprattutto svuotati nello spirito, ed è la cosa che mi dispiace di più perché è sempre stata la forza dell'Atalanta. E' evidente che non c'è la stessa intensità degli scorsi anni. La Salernitana ha obiettivi importanti, ma non è l'unica squadra che ha dimostrato più di noi".

Sul rendimento casalingo


"Attacchiamo tanto e siamo sterili, oltre che subire regolarmente gol evitabili. Soprattutto li prendiamo nelle prime occasioni e spesso fatichiamo a inseguire".

Sul vento contrario


"Quest'anno dal punto di vista arbitrale è stato un disastro, ma non devo dirlo io. Dovete dirlo voi - si riferisce ai giornalisti -, e per ora sono contento che l'ha detto la società. Io mi sono stancato di ripeterlo. E' stato esagerato quello che abbiamo subito, ma adesso dobbiamo finire bene il campionato".

Sul ciclo a Bergamo


"Intanto è evidente che in questo girone di ritorno c'è la sensazione che il tempo passa. Ci sono tanti giocatori partiti, con la società che ha rintuzzato nella maniera migliore possibile. Rimanere a questi livelli altissimi non è semplice dopo che hai fatto 200 milioni di utili in 6 anni quando altri hanno fatto 800 milioni di debiti. Stare sempre sulla cresta dell'onda non è facile, anche perché non abbiamo una forza mediatica così forte".

Sulla Salernitana


"Tante squadre hanno cambiato marcia nel ritorno e va sottolineato questo. Dovessimo iniziare il campionato adesso sarebbe difficile affermarsi in queste posizioni di classifica con squadre così".

Sul Var


"L'uniformità è difficile da ricercare. Il problema è che ci sono state tante interpretazioni sbagliate, e se le sbagli sul campo è un conto, ma farlo davanti a una tv è qualcosa di assurdo. Pur di giustificare questi errori, sono stati travisati regolamenti, e il rischio è quello di perdere credibilità, soprattutto se continui a lavorare sui fotogrammi"

fantacalcio.it




Il tecnico dell'Atalanta, Gian Piero Gasperini, ha parlato ai microfoni di DAZN dopo la sfida contro la Salernitana, pareggiata per 1-1. "Potrebbe andare meglio, ma anche peggio. Non c'è limite. È un momento difficile, perché i giocatori pur dando il massimo... L'abbiamo raddrizzata, così come con il Torino, ma non riusciamo ad avere la marcia che ci aspettavamo anche noi. Stiamo evidentemente soffrendo".

Quattro vittorie su diciotto a Bergamo: è un dato che la colpisce, c'è una spiegazione? "Tante. Non sto qui a elencarle tutte, c'è una disparità notevole fra quello che abbiamo fatto fuori casa e quelle in casa. Poi ci sono gare come quelle di questa sera dove attacchi a lungo ma non riusciamo a essere concreti, a finalizzare. Andiamo sotto quasi subito, questa è una spiegazione tecnica".

Parecchie partite che avete perso, in casa, siete andati sotto... "Anche nelle altre stagioni sono successe tante partite dove siamo andati sotto. Noi abbiamo perso la capacità, la sicurezza tecnica che attaccando in massa potevamo creare opportunità. Non riusciamo più a farlo con la stessa precisione, la stessa lucidità. Questa è una squadra costruita per fare dei gol. Noi siamo sempre stati la quinta-sesta difesa ma molto spesso il primo attacco. Di solito vinciamo le partite così per rimanere alti in classifica. Continuiamo a giocare in quel modo ma non siamo efficaci, in casa è più evidente. Ci sono stati altri aspetti negativi che ci hanno condizionato".

Cosa serve per continuare questo ciclo? "Questa sarà materia di riflessione. Non è mai facile, è il problema di tutti, quando ci sono dei cicli... Sappiamo che per gli atleti non è come per altri settori che l'esperienza e le capacità ti permettono di diventare più bravi. Ci sono alcuni giocatori fantastici, purtroppo il tempo passa. Il declino esiste, di una squadra, di un ciclo, di un giocatore. Non è facile per nessuno, nemmeno per le grandi squadre. È una riflessione normale, che si fa. Io lavoro per l'Atalanta e se si ripartirà, come spero, sarò con un rinnovato entusiasmo. Ma queste decisioni non le prendiamo noi allenatori. Speriamo di non perdere altre partite o mi cacciano anche. Conta sempre dopo, il passato, lo sai benissimo... Ho messo la maschera, oggi non ero così tranquillo".

Il suo ciclo non è finito? "Bisogna anche capire. Se l'Atalanta deve vincere, come ci è stato chiesto anche quest'anno. Ora è cambiata proprietà e succedono cose straordinarie. La cosa più probabile da vincere è la Coppa Italia. Difficile lo Scudetto, la Champions o l'Europa League. Noi abbiamo ottenuto i migliori successi, all'estero siamo conosciuti. Io farei la firma per continuare ad avere risultati così. Non c'è limite al meglio, non c'è limite al peggio. Oggi siamo settimi? Siamo ancora lì a giocarci qualcosa. Il secondo anno era una cosa straordinaria. Adesso bisogna riflettere".

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