Il Genk, quasi una filiale dell'Atalanta
Scrive il sito belga sportmagazine.knack.be
Il Genk, quasi una filiale dell'Atalanta
Partirà Maehle, nonostante quanto dichiarato dai dirigenti del Genk questa estate. E lo fara' per un offerta molto buona che dovrebbe aggirarsi sugli 11 milioni aumentabili a 15 in base ad alcuni bonus non specificati.
Una grossa plusvalenza per la squadra belga che aveva acquistato il giocatore nel 2017 dall' Aalborg in Danimarca per 1,3 milioni di euro. Il bello è che Maehle era gia' andato a sostituire Timothy Castagne al Genk e ora lo sostituira' anche all'Atalanta. Non a caso La Gazzetta dello Sport stamattina riportava: "L'alter ego danese di Castagne".
Castagne è stato venduto a Leicester quest'estate e non è stato davvero sostituito. Il suo posto è rimasto "sede vacante" anche se il danese non dovrebbe aspettarsi che il tappeto rosso venga steso immediatamente per lui, perché a destra Hans Hateboer è solitamente la prima scelta.
Il gioco di mister Gasperini si adatta perfettamente a Mæhle, che ha un motore fisico di grande sostanza che si esprime al meglio quando puo' percorrere indisturbato tutta la fascia sia in difesa che in attacco. Da vedere la sua capacita' di adeguarsi alle varianti tattiche del genio tecnico dell'Atalanta e alle esigenze del calcio italiano che ha sempre chiesto tanto al riguardo.
Non a caso a Roeslan Malinovski, altro ex Genk, sono stati recapitati diversi elogi dopo il match con la Roma ma gli e' anche stato ricordato che ha perso la palla 22 volte. Dopo un anno e mezzo, Malinovski non è ancora titolare fisso tra i nerazzurri e spesso gioca al posto di compagni squalificati o infortunati o entra a partita in corso.
Anche se molto potrebbe cambiare dopo il litigio tra il club e il capitano argentino, il trequartista Papu Gómez, dal ruolo parzialmente sovrapponibile a quello dell'ucraino.
Tra Castagne, Malinovski e Mæhle, il Genk ha ricevuto oltre 30 milioni di euro dal club bergamasco, ormai quasi una sua filiale.
Sabato Mæhle saluterà il Genk nella partita contro il Waasland-Beveren. Casualmente, è anche l'avversario contro il quale ha esordito nella serie A belga.
Mæhle è arrivato il 29 luglio 2017 e ha immediatamente giocato in quella partita finita 3-3, La prima di 130 partite. A settembre di quest'anno ha anche debuttato nella nazionale danese.
Andra' all'Atalanta che e' attualmente settima in Italia a 10 punti dalla capolista Milan. Un anno fa la squadra bergamasca aveva 20 punti in più rispetto ai rossoneri.
A fine gennaio tornera' a misurarsi col calcio europeo, e non proprio contro nessuno visto che il Real Madrid la attende in Champions League.
Il Genk, quasi una filiale dell'Atalanta
Partirà Maehle, nonostante quanto dichiarato dai dirigenti del Genk questa estate. E lo fara' per un offerta molto buona che dovrebbe aggirarsi sugli 11 milioni aumentabili a 15 in base ad alcuni bonus non specificati.
Una grossa plusvalenza per la squadra belga che aveva acquistato il giocatore nel 2017 dall' Aalborg in Danimarca per 1,3 milioni di euro. Il bello è che Maehle era gia' andato a sostituire Timothy Castagne al Genk e ora lo sostituira' anche all'Atalanta. Non a caso La Gazzetta dello Sport stamattina riportava: "L'alter ego danese di Castagne".
Castagne è stato venduto a Leicester quest'estate e non è stato davvero sostituito. Il suo posto è rimasto "sede vacante" anche se il danese non dovrebbe aspettarsi che il tappeto rosso venga steso immediatamente per lui, perché a destra Hans Hateboer è solitamente la prima scelta.
Il gioco di mister Gasperini si adatta perfettamente a Mæhle, che ha un motore fisico di grande sostanza che si esprime al meglio quando puo' percorrere indisturbato tutta la fascia sia in difesa che in attacco. Da vedere la sua capacita' di adeguarsi alle varianti tattiche del genio tecnico dell'Atalanta e alle esigenze del calcio italiano che ha sempre chiesto tanto al riguardo.
Non a caso a Roeslan Malinovski, altro ex Genk, sono stati recapitati diversi elogi dopo il match con la Roma ma gli e' anche stato ricordato che ha perso la palla 22 volte. Dopo un anno e mezzo, Malinovski non è ancora titolare fisso tra i nerazzurri e spesso gioca al posto di compagni squalificati o infortunati o entra a partita in corso.
Anche se molto potrebbe cambiare dopo il litigio tra il club e il capitano argentino, il trequartista Papu Gómez, dal ruolo parzialmente sovrapponibile a quello dell'ucraino.
Tra Castagne, Malinovski e Mæhle, il Genk ha ricevuto oltre 30 milioni di euro dal club bergamasco, ormai quasi una sua filiale.
Sabato Mæhle saluterà il Genk nella partita contro il Waasland-Beveren. Casualmente, è anche l'avversario contro il quale ha esordito nella serie A belga.
Mæhle è arrivato il 29 luglio 2017 e ha immediatamente giocato in quella partita finita 3-3, La prima di 130 partite. A settembre di quest'anno ha anche debuttato nella nazionale danese.
Andra' all'Atalanta che e' attualmente settima in Italia a 10 punti dalla capolista Milan. Un anno fa la squadra bergamasca aveva 20 punti in più rispetto ai rossoneri.
A fine gennaio tornera' a misurarsi col calcio europeo, e non proprio contro nessuno visto che il Real Madrid la attende in Champions League.
By staff