Il Giustiziere della Panchina
Luis Muriel è il miglior dodicesimo uomo della Serie A. Una virtù di pochi perché richiede lucidità, freddezza, concentrazione. O forse quella leggerezza che è propria del genio dell'attaccante colombiano. Nelle ultime undivi partite, dove non ha mai giocato per novanta minuti ma dove piuttosto spesso è entrato a gara in corso, ha segnato in ben otto di queste. Sette marcature singole, una doppietta e quando non lo ha fatto è stato perché, in tre gare, ha giocato in totale settantasette minuti.
Che impatto Oggi La Gazzetta lo ha dipinto come "Il Giustiziere della Panchina" ma di fatto è così. Balla e ha fatto dimenticare le danze del Papu Gomez, e forse sarebbe pure il caso che le scordasse chi ogni volta le ricorda a Gasperini. Rete straordinaria, ancora una volta decisivo. Un fenomeno, questo Muriel, la cui prima versione era paragonata addirittura a Ronaldo, il Fenomeno, da Serse Cosmi. Mai lo raggiungerà ma se c'è un metro di paragone per la punta dell'Atalanta è proprio lui. R9. Leggero, devastante, fluttuante, rapido, imprevedibile, decisivo. In altre dimensioni, chiaro, perché Ronaldo era una cosa, Muriel un'altra. Però non c'è nessuno che lo ricordi più del colombiano. Non c'è altro metro di paragone. Anche su uno era 9, lui è 12. Ma che bellezza, per gli occhi.
fonte tmw.com