Il gol è ormai un tabù: dimezzate le reti rispetto a un anno fa

I sei attaccanti nerazzurri hanno segnato 8 gol: lo scorso anno erano a 16, con il capocannoniere Retegui già a 10
Rispetto a un anno fa l’Atalanta ha sei punti in meno in classifica e ha segnato la metà dei gol: dai 26 realizzati nelle prime dieci giornate del campionato scorso ai 13 attuali.
La crisi della Dea è in questi numeri offensivi, di un attacco che si è dimezzato da un punto di vista realizzativo. Dodici mesi fa, alla decima, Mateo Retegui era già cannoniere del campionato a quota 10 gol, con Lookman a 4 e De Ketelaere a 2: un totale di 16 gol dagli attaccanti, in un reparto offensivo più accorciato dove il quarto era Zaniolo ancora a secco a inizio novembre.
Proprio un anno fa, il 3 novembre, si giocava poi l’undicesima di campionato, con la Dea che avrebbe trionfato a Napoli per 3-0 con doppietta di Lookman e gol di Retegui, ma come detto era l’undicesima. Restando alle prime dieci giornate nel paragone delle classifiche risalta la discesa dal terzo posto al decimo attuale.
Attaccanti
Tornando agli attaccanti nerazzurri, che quest’anno sono sei e non quattro, il paragone rispetto a un anno fa è impietoso: due gol per De Ketelaere, Krstovic e Sulemana, uno per Lookman e Scamacca, zero per Maldini, per un totale di otto gol.
Centrocampisti
Netto il passo indietro anche per i centrocampisti: un anno fa erano a quota due De Roon, Brescianini e Samardzic e a quota uno Ederson e Pasalic, per un totale di otto gol. In questo avvio di stagione sono andati a segno Pasalic, Samardzic e Brescianini, per appena tre gol dai centrocampisti. Sono questi numeri realizzativi a spiegare il calo della Dea di Juric rispetto a quella di Gasperini di un anno fa.
fonte quotidianosportivo.it