06/01/2017 | 22.22
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Il Governo cinese : "stop alle follie per i calciatori!" ma l'affare Gagliardini non e' toccato

Qualcuno lo sperava, altri lo auspicavano, ieri sera a tarda ora è arrivata la vera bomba di mercato. Secondo il sito del Financial Times il governo cinese è stufo della corsa alle spese folli per i calciatori, non piace l’immagine negativa del Paese che viene fuori dal mercato calcistico cinese aperto in questi giorni. La Cina non vuol passare per un posto dove si buttano montagne di soldi facili, un problema di immagine, ma anche di cultura.

L’Amministrazione Generale dello Sport, che potrebbe essere equiparata a un nostro ministero dello sport, ha fatto sapere che "certe cifre sono irrazionali, presto saranno messi dei tetti agli stipendi dei giocatori e alle spese per i trasferimenti, per riportarli entro ragionevoli limiti". L’amministrazione dello sport ha aggiunto che le società che non dovessero rispettare i nuovi limiti saranno radiate dai campionati.

Manca una cosa importante, la data dell’entrata in vigore dei nuovi limiti e i limiti stessi. In attesa di conferme e di ulteriori precisazioni, comunque, a naso non succederà nel giro di un giorno o due, ma la "controrivoluzione calcistica" sembra cominciata.

Del resto le esagerazioni delle ultime settimane (38 milioni l’anno a Tevez) non potevano non allarmare e far scattare una reazione politica. L’interrogativo va posto anche se fino a ieri gli stessi cinesi avevano sempre fatto sapere che l’interesse verso i grandi brand europei e italiani aveva come scopo far crescere l’attenzione e l’interesse per il calcio in Cina. L’obiettivo sarebbe quello di far diventare il pallone un grande sport popolare e organizzare i mondiali nel giro di una ventina d’anni. Non vale più? Vedremo.

Comunque per questa cessione del Milan non c’è pace. La storia dei 200 milioni anticipati da società delle Isole Vergini ha fatto scandalo, ma non deve meravigliare. Non sarebbero paradisi fiscali. E chi pensa e ha scritto che sarebbero in realtà soldi di Berlusconi, credo sia leggermente fuoristrada. Mi sembra ingenuo pensare che un’operazione del genere (anche volendo) possa essere fatta impunemente, sotto gli occhi di tutti, in barba alle regole e a controlli fiscali in essere. In Italia può succedere di tutto, è vero, ma questa sarebbe da Paperopoli.

Nessun problema e nessun allarme, invece, per l’Inter. Suning ha già dato, e l’affare Gagliardini si farà. Semplicemente non può essere preso in prestito con obbligo di riscatto, i 23 milioni andrebbero a gravare sui bilanci in corso e in questo momento l’Inter non può fare operazioni per le regole del fair play finanziario. Per mettere il contratto nel bilancio dell’anno prossimo serve un prestito semplice e l’Atalanta (naturalmente) si vuole cautelare con un accordo blindatissimo e un incontro diretto con mister Zhang che ci sarà la prossima settimana.

tmw.com

By staff
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