22/01/2021 | 10.25
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Il metro elastico ed il rigore possibile



Bambino (e sono tanti anni fa), accompagnai mia mamma da una sarta per prendere le misure di un vestito, e guardandomi (e toccacciando) in giro trovai che fra i vari metri a nastro ce ne era uno elastico che si allungava.

Domandai alla sarta a cosa servisse visto che le misure devono essere rigorose perchè il vestito venga bene e la signora molto gentilmente mi spiegò che alcune signore dalle taglie forti apprezzavano il fatto che certe misure risultassero meno di quanto fossero in realtà. Allora le domandai ma se segna una misura sbagliata poi il vestito non verrà bene e lei con un sorriso mi rispose "ma io so di quanto allungo o accorcio il metro e la misura risulterà corretta nel vestito".

Questo curioso episodio mi è venuto in mente leggendo delle polemiche riguardanti i tanti rigori assegnati al Milan che più o meno ha i nostri numeri in attacco ma un numero di massime punizioni a favore che è 6 volte più numeroso rispetto a quelle assegnate a noi.

Cosa lega le due faccende ? Beh l'elasticità nel misurare, come la sarta nel prendere nota di circonferenze e lunghezze era elastica, così i rigori ed i mezzi falli per episodi analoghi vengono valutati con modalità non rigorose e rigide. Lo stesso tipo di episodio in giornate diverse e con arbitri diversi è una volta rigore ed una volta no; non giova purtroppo all'uniformità di giudizio il fatto che il VAR sia stato in parte addomesticato con il nobile intento di migliorarlo. Nella prima mezza stagione di utilizzo si era ottenuta un sensibile livellamento delle lamentele cosa che, a mio modo di vedere, è sintomo almeno di maggior equità se non di giustizia. Poi le norme hanno riproposto lo spazio alle interpretazioni così come le limitazioni all'intervento degli assistenti. Lo si è fatto invocando i troppi tempi morti senza considerare che probabilmente erano frutto della novità e che il solo rodaggio, senza modificare le regole, avrebbe potuto portare il raggiungimento di tempi di valutazione più stretti. Nutro, si sono un illuso, qualche speranza di omogeneità nella sala VAR unica anche se amici con cui ne ho parlato scetticamente mi han detto che sarà solo un ulteriore modo per favorire le solite note riportando a miti consigli chi non dovesse fare le scelte giuste.

Personalmente sono per il giocare e non far intervenire il VAR ad ogni piè sospinto ma per certi episodi, compreso il rigore contro non assegnato con l'Udinese, non ci si può mascherare dietro il fatto che l'entità del contatto la ha già valutata l'arbitro. Un arbitro può non vedere (ed in questo caso il VAR è autorizzato ad intervenire) o può vedere male (ed in questo caso il VAR non può intervenire e rimediare all'errore).

Per rendere il calcio uno sport più equo urgono diverse modifiche, le prime che mi vengono in mente sono il tempo effettivo che ridurrebbe differenze di oltre 10 minuti fra due partite e le sceneggiate, la chiamata VAR da parte delle squadre (su tempi e modi se ne può e deve discutere) e la trasparenza rendendo disponibili i colloqui fra arbitri e sala VAR.

Ahimè il calcio purtroppo non è più sport da tempo ma business e tutto ciò che va nella direzione di poter sfavorire chi detiene il potere (il denaro) a beneficio dell'equità, difficilmente sarà messo in pratica.
By brignuca
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