20/12/2025 | 13.40
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Il Mister in conferenza stampa: "Settimana toccante, siamo una famiglia"

LA CONFERENZA STAMPA DI MISTER RAFFAELE PALLADINO

by Paglia

Il tecnico della Dea affronta la conferenza stampa pre-partita con emozione e determinazione

La vicinanza a Pasalic

"È stata una settimana toccante per noi," esordisce mister Palladino. "Ieri, a fine allenamento, la delegazione delle squadre insieme all'AD Luca Percassi e ai dirigenti siamo andati in Croazia da Mario per portargli la nostra vicinanza. Credo che oltre ad essere una squadra siamo una famiglia e volevamo stare vicini a Mario Pasalic in questo momento di dolore."

Il centrocampista croato non sarà disponibile per la trasferta di Genova: "Mario ha bisogno di stare del tempo con la sua famiglia, rispettiamo questo momento e lo aspettiamo."

L'importanza della partita

Nonostante il momento delicato, il focus si sposta sulla sfida di domani: "Siamo consapevoli che da domani abbiamo una partita importante e da oggi la prepareremo bene, concentrati sul campo. La squadra ha attraversato un periodo delicato ma la partita e la vittoria col Cagliari mi ha dato grandi risposte sotto il profilo mentale, cercavamo continuità dopo il Chelsea."

L'allenatore sottolinea l'urgenza di trovare risultati in trasferta: "Per noi domani è un'ulteriore prova di maturità, partita importantissima. Non vinciamo fuori casa in campionato da settembre, dobbiamo prenderla come una partita di Champions con atteggiamento e mentalità giusta. Affrontiamo un Genoa in salute che nonostante la sconfitta con l'Inter ha fatto un'ottima prestazione."

"Per me è la partita più importante da quando sono qui," ribadisce Palladino. "Ci dà continuità, giochiamo fuori casa in uno stadio complicato, giochiamo di sera contro una squadra in salute, ci sarà molta euforia. Serve preparare bene, serve una partita perfetta. Il Genoa ti fa giocare male, sappiamo poter trovare difficoltà ma io chiederò ai ragazzi di trovare continuità e scalare la montagna per risalire pian piano. È una scalata importantissima che ci deve permettere di rubare posizioni in classifica in questo periodo con tanti scontri diretti, dobbiamo approfittarne."

L'emergenza infortuni

La rosa è decimata dalle assenze: "Questa settimana non abbiamo Djimsiti, Kossounou, Lookman, Bellanova... Siamo un po' rimaneggiati, anche senza Pasalic. Siamo meno ma siamo buoni, quelli che ci sono sono in grande condizioni fisiche e mentali."

In attacco ci sono diverse opzioni: "In attacco abbiamo Maldini e rientra Kamaldeen Sulemana, ho varie soluzioni. Dietro siamo corti ma ho soluzioni giuste per domani."

Su Kamaldeen Sulemana: "Lo abbiamo aspettato, è rientrato da poco in squadra ma è importante ha velocità e dribbling, si è visto a settembre. Abbiamo bisogno del suo rientro perché abbiamo solo Maldini, lui e a volte Zalewski in quella posizione ora."

Su Scalvini arrivano notizie incoraggianti: "Scalvini sta bene, da 10 giorni si allena con noi con continuità, gli manca ritmo gara ma l'ho visto davvero bene. Dobbiamo rimetterlo in condizione dandogli tempo avendo pazienza ma è importantissimo e dobbiamo recuperarlo."

Le scelte tattiche

Palladino spiega le sue opzioni: "Zalewski come trequartista di sinistra può farlo, ha caratteristiche per farlo ma abbiamo solo 3 quinti quindi per ora lo utilizzo lì ed è già rodato. Per me Krstovic può giocare con Scamacca ma non dall'inizio, perché vogliamo giocare con una punta. Sono tutte soluzioni che questa squadra ha già avuto in passato, è una soluzione in più."

Sul modulo con il regista basso: "L'anno scorso ho utilizzato un regista basso con il 3-5-2, avevo caratteristiche per farlo. A me piace il play ma questa squadra è rodata e ha assimilato concetti che mi piacciono e gioca così. Ma magari in futuro a gara in corso potremo vederlo, per esempio Brescianini e Musah potrebbero giocare da play ma pure De Roon, vedremo se ci sarà spazio per provare in futuro."

I calci piazzati

Un tema importante per l'allenatore: "Abbiamo fatto 3 gol dai piazzati, per me è una componente importante, i ragazzi lo sanno, almeno 2-3 volte a settimana ci lavoriamo. Non è facile scardinare le difese ma dipende tanto dal battitore e da chi va a saltare, ma bisogna insistere perché possono essere un vantaggio."

Samardzic e Musah

Palladino elogia la versatilità del centrocampista serbo: "L'impegno di Samardzic è straordinario, è un professionista serio, un ragazzo intelligentissimo. L'ha dimostrato giocando da quinto col Cagliari. Mi piace a partita in corso per sbloccare partite inserire quinti offensivi. Mi piace quando gli attaccanti vanno a ritagliarsi una posizione più congeniale a loro, do massima libertà agli attaccanti. Sanno come la penso, Samardzic quando chiamato in causa ha sempre fatto bene."

Su Musah: "Musah mi piace, ha spirito e atteggiamento, ragazzo sempre positivo col sorriso che aiuta i compagni. Giocatore intelligente che può fare il centrocampista e il quinto, sta crescendo, presto lo vedrete in campo perché merita anche lui un'occasione."

Maldini e il mercato

Sul giovane attaccante, parole di fiducia: "Maldini ha talento, se mi permettete lo conosco bene, l'ho voluto io al Monza e con me si è espresso dimostrando che ha grandi qualità. Qui ancora non si è visto il vero Maldini, io spero di tirargli fuori quello che gli è mancato. Ha bisogno di fiducia e continuità ma la fiducia va guadagnata sul campo, poi sta a lui dimostrare. Presto vedremo il vero Maldini ne sono convinto, mi auguro che senza Lookman avrà più spazio ma dipende da lui."

Sul mercato, posizione netta: "Io odio il periodo del mercato, vorrei non arrivasse mai. Ho una squadra forte, di ragazzi che tirano tutti dalla stessa parte, non voglio vedere distrazioni per il mercato. Dobbiamo risalire perché siamo dietro, dobbiamo restare concentrati."
Il ritorno a Genova

Parole cariche di emozione per il ritorno allo stadio Ferraris: "Al Genoa ho fatto anni meravigliosi, squadra forte. Sono arrivato persino in nazionale, anni migliori in cui mi sentivo al top anche fisicamente. Insieme ai tifosi abbiamo raggiunto risultati fantastici, sono molto legato alla piazza. Non c'è mai stata la possibilità di un ritorno come allenatore, non vedo l'ora di tornare in quello stadio."

La sfida e il Genoa

L'analisi degli avversari è attenta: "Come ha detto De Rossi ieri, so bene che non sarà la stessa partita di Coppa Italia e anche la squadra lo sa, ne siamo consapevoli. Bisogna fare guerra, battaglia, fame, intensità per vincere su un campo molto difficile."

"Il Genoa ha una sua identità chiara, De Rossi è stato bravo. Sono aggressivi, vengono in avanti, a volte difendono bassi. Hanno qualità, intensità, ritmo. Hanno tante scelte sia in mezzo che davanti. Hanno giocatori di gamba che possono metterci in difficoltà."

L'Under 23 e i giovani

Palladino parla del vivaio nerazzurro: "Seguo l'Under 23, spesso facciamo partite insieme, mi piace pescare da lì, me ne prendo spesso 3 al giorno per vederli. Compatibilmente con le loro partite, siamo molto attenti con lo staff a guardare tutti i ragazzi, è il nostro futuro. Ci sono tanti giovani bravi, la società ha investito tanto, i giocatori che vengono su mi piacciono e all'occorrenza li utilizzerò perché sono il nostro futuro e stanno lavorando bene, è il futuro della società."

Scamacca e De Ketelaere

Sul centravanti azzurro: "Io sono innamorato di tutti i miei giocatori, per me sono i migliori, non è una frase fatta io ci credo. Ai giocatori devi dare amore, sostegno, fiducia. Scamacca ha ripagato la fiducia con prestazioni, deve continuare così perché per me non è ancora al top, gli chiederò ancora di spingere più forte, di fare movimenti per fare più gol, può ancora crescere e lo sta facendo quotidianamente. Poi lui è fantastico nel legare con la squadra."

Su De Ketelaere: "Servono i gol di De Ketelaere, ma non è un giocatore bomber. Deve sentirsi libero di fare da leader della squadra, sentirsi leader. Voglio una squadra con senso di responsabilità. Charles con le sue giocate, la fase di non possesso, i movimenti e gli assist sta dimostrando di essere un giocatore straordinario. Mi mancano i gol coi quinti dove dobbiamo arrivare meglio, con Zappacosta, Bernasconi, Zalewski, trovare gol in altre zone di campo anche coi centrocampisti stando attenti alla fase di non possesso fondamentale per noi."

La chiusura

L'appello finale è alla squadra e ai tifosi: "Dobbiamo cavalcare l'entusiasmo, siamo dietro in classifica e non è quello che società, tifosi e squadra si aspettavano. Abbiamo 3 competizioni da giocarci, il campionato è ancora lungo, noi non vogliamo restare lì in classifica. Vogliamo risalire insieme ai nostri tifosi, vedo grande entusiasmo quando siamo in casa, ci devono aiutare ad andare ancora più forte. Siamo una famiglia e andiamo ancora più forte uniti."

foto atalanta.it


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