07/10/2025 | 04.44
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Il Nero e l'Azzurro - Band of brothers



Prestazione di livello (un'altra) contro quei rampantini del ramo d'occidente del Lago di Como, come direbbe Alessandro Manzoni.
Squadra sempre piu' nelle mani del Comandante Ivan ma scopo della presente rubrica è anche quella di trovare qualche magagna quando le cose van bene e qualche nota positiva quando le cose van male.

Quindi ci proviamo, seguiteci ed eventualmente consigliateci anche altro...

Nero


Un pizzico di sfiga

Persa palla malamente che va a Perrone che sbaglia il cross e segna con un tiro imparabile. Nel destino predeterminato non crediamo e allora vuol dire che e' proprio sfiga...

Gol sbagliati

In questo punto menzione particolare per Niko Krstovic gia' autore di una prestazione un po' opaca contro la Juve confermatosi negativamente anche sabato scorso. Un amico di Lecce ci ha detto che "di gol ve ne fara' molti ma ne sbagliera' anche tanti", vuoi vedere che aveva ragione?

Mola e Dino insieme

Se ci fosse un grigio invece che un "nero" metteremmo sto punto. Il problema e' che il grigio non c'e' ma vorremmo sottolineare lo stesso che la presenza contemporanea in campo di Mola e Dino al momento non ha dato grandi risultati anche se tra loro hanno dialogato parecchio. Speriamo soprattutto che col tempo Lookman recuperi lo smalto e la condizione dell'anno scorso.

Azzurro


Band of brothers

Siamo un gruppo, una squadra, navighiamo uniti e compatti in mezzo ai marosi della tempesta. Aulica a parte i nostri danno proprio la sensazione di essere un gruppo compatto dietro un allenatore che e' innanzitutto coerente e franco negli atteggiamenti e che non ha preso nessuna scusante per i tanti infortuni, nota di merito per questo senza alcun dubbio. La compatezza, l'unita d'intenti e il sacrificio reciproco sono ingredienti basilari per un campionato di livello.

I bimbi d'oro

Ahanor e Bernasconi sono destinati a scalare le graduatorie primo nell'ambito della squadra e poi di tutto il calcio italiano, specie il primo. Messi in campo per "colpa" delle tante assenze. Onestino stupisce per tante cose: la prestanza fisica, la tecnica, la sicurezza, la maturita', la grinta quasi cattiva. Non fosse nato in Italia avremmo dubbi seri sul fatto che abbia solo 17 anni.
Bernasconi, come detto da qualcuno in telecronaca, sta dimostrando perche' la Dea ha venduto Ruggeri. Dinamico, volonteroso e con un sufficiente bagaglio tecnico. Ci aspettano ancora altre sue buone prestazioni.

Panchina lunga

Fuori 8 infortunati e lo squalificato Martino. Qualcuno s'e' accorto della loro mancanza? Si, un po, certo, ma solo in minima parte. E questo e' la miglior garanzia di una panchina lunga e sostanzialmente uniforme rispetto ai teorici titolari. La sosta comunque e' manna al cielo, visto che dovremmo recuperare 2/3/4 giocatori in vista del tour de force della seconda parte del mese

Il reparto arretrato

Nelle pagelle dei lettori di atalantini.com il podio e' formato dal portiere e due difensori (Ahanor e Hien). Un bel sospiro di sollievo per un reparto massacrato l'anno scorso dagli infortuni e che quest'anno sembrava avviato ancora sulla stessa squadra. In particolare il gigante svedese usciva da freschissima convalescenza e diversi erano i timori di ricaduta su di lui ma si e' comportato alla stragrande non solo uscendo incolume ma offrendo una prestazione maiuscola.

Il ritmo, la tenuta e la voglia di vincere

La partita e' stata definita da molti "da Premier League" per ritmo e intensita'. E nel finale, e piu' in generale in tutto il secondo tempo e nonostante lo sforzo precedente e la partita di coppa di martedi, la squadra ha tentato di vincere la partita. Un comportamento sicuramente confortante che rispecchia la mentalita' del mister.

Nessun infortunato

Lo diciamo quasi con le lacrime agli occhi. Non sembra vero ma ogni tanto va di culo, sta di fatto che sabato non si e' fatto male nessuno e due settimane di sosta sono una manna per il tutto esaurito che abbiano adesso nell'infermeria di Zingonia
By staff
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