
Col cavolo che Babbo Natale viene dalla Finlandia o dalla Lapponia! a Bergamo arriva partendo dalla Svezia!
Babbo Isacco ci ha regalato un Natale sereno quando ormai gli addetti di Marassi avevano aperto la porta da tempo a quelli che vogliono portarsi avanti nel ritorno a casa.
Un colpo inferto con grande decisione all'ultimo respiro con un po' di complicita' del povero portierino rossoblu che si ricordera' per un po' del nostro gigantone svedese.
Ecco cosa abbiamo visto di cose brutte e belle della sfida di Genova:
Nero
Prestazioni sottotono di diversi “top”
CDK, Scamacca ed Ederson decisamente sotto giri. Alcuni attenuanti ci sono, per altri meno. Quando dovrebbero accendere la luce, restano con l’interruttore a metà.
Approccio supponente
La sensazione è quella del “prima o poi la vinciamo tanto siamo 11 contro 10”, peccato che nel frattempo il tempo passi e il Genoa ringrazi e tenti di vincerla. Un filo di umiltà e "stare sul pezzo" in più non guasta mai.
Solita difficoltà contro le difese schierate
Squadra bassa, blocco compatto e… sterilita' via via piu' accentuata. Anche perché il tiro da fuori resta una leggenda metropolitana: se ne parla, ma non si vede mai.
Non tiriamo
Concetto semplice, quasi banale, ma tremendamente vero. Tanto possesso, pochi schiaffi al pallone.
Movimento senza palla quasi assente
Troppi piedi incollati al prato, pochi tagli, pochi smarcamenti. Così anche il portatore finisce per alzare le braccia.
Ripartenze subite quasi sempre letali
Ogni palla persa è un invito a nozze. E il Genoa, educatamente, accetta.
Bernasconi timido e impreciso
Non affonda, non incide, resta a metà strada. E a questi livelli la “via di mezzo” non paga.
Lazar entrato male
Impatto negativo, poche letture giuste e sensazione di spaesamento.
Inserimenti tardivi di chi salta l’uomo
Dino e Zale, i due con il dribbling secco migliore, visto il primo tempo e lo sviluppo della partita, forse andavano buttati dentro prima.
Brescianini poco considerato rispetto a Musah
Scelte che lasciano qualche perplessità, soprattutto per minutaggio e fiducia concessa.
Azzurro
La classifica vista dalla meta' di sinistra
Ora respiriamo in classifica e abbiamo vicinissimo il trenino di rincalzo ai posti dell'Europa. Guardiamo il bicchiere mezzo pieno, che non è poco.
Gol da calcio piazzato
Evento raro, quasi mistico. Segnare così fa sempre bene all’autostima… e alle statistiche.
Primo gol di Hien dopo quasi due anni
Attesa lunga, ma finalmente ripagata. Meglio tardi che mai.
Carnesecchi
Presenza, sicurezza e interventi pesanti. Una garanzia sempre più solida.
Zale entrato bene
Energia, iniziativa, voglia. Ha cambiato qualcosa, ed era quello che serviva.
Musah
I telecronisti dell'americana CBS, suoi connazionali, quando lo nominavano in telecronaca con il loro accento ne storpiavano il nome in "mussa", avranno mai saputo cosa vuol dire la parola in dialetto zeneise???.
Peril resto Yunus non sarà stato perfetto, ma si è proposto spesso ed è stato uno dei pochi a muoversi senza palla. In un contesto un po' statico, non è poco.
Mentalità offensiva dell’allenatore
Quando serve, mette tutte le punte. E soprattutto la squadra risponde, segno che il messaggio passa.
Il “culo” di Palladino
La fortuna aiuta gli audaci, certe cose sono genetiche. Ma se gira dalla tua parte, tanto vale sfruttarlo.
Nessun infortunato
Notizia quasi più importante del risultato. Applausi.
Il risultato
Alla fine è quello che resta. E nessuno lo cancella dal tabellino.
Conclusione
Partita imperfetta, a tratti irritante, ma portata a casa. C’è tanto da sistemare, soprattutto contro squadre chiuse, ma anche segnali incoraggianti.
Non sarà stata un’opera d’arte, però i punti valgono uguale. E nel calcio, si sa, spesso è tutto quello che conta.
