IL NERO E L'AZZURRO : ..... e tutti giu' per terra!
Classica partita di fine stagione con due squadre teoricamente demotivate ma che si son date battaglia per lo spettacolo ed il piacere degli spettatori. Marassi espugnato un’altra volta, come capita molto spesso di frequente, e partita che sara’ ricordata per l’episodio della nostra rete decisiva ad 1’ dalla fine quando ce ne siamo infischiati del “buonismo” imperante nel calcio senza abboccare alla manfrina di De Winter, genoano finto infortunato che si gettava a terra una volta vistosi scavalcare dalla nostra azione. Giusto cosi’ e i genoani, per usare una frase sulla cresta dell’onda, se ne faranno una ragione.
Ecco cosa abbiamo visto tra le cose belle e quelle meno belle
IL NERO
Maldini:
Partita controversa la sua. Oggi lo mettiamo sia nel nero che nell’azzurro. Per quanto riguarda il nero c’e’ da dire che in partita lotta e si impegna ma, semplicemente, non ha ancora dipanato interamente i dubbi sulla sua utilita’
Rui Patricio:
Intuitivamente non da’ mai l’impressione di essere all’altezza di una titolarita’. Anche ieri qualche incertezza. Prende 2 milioni lordi all’anno per fare il portiere di riserva e alla fine lo si e’ preso per quello. Lo stipendio resta garantito, il ruolo subalterno anche.
Ruggeri:
Apparso fuori forma non ha fatto bene, rispetto alla scorsa annata ha avuto sicuramente qualche battuta a vuoto in piu’
Samardzic:
Tendente all’evanescenza come in quasi tutto il girone di ritorno.
Hien:
Sara’ sfortunato ma ultimamente gli capita almeno un’azione sfigata a partita nella quale e’ protagonista, sabato il pasticcio sul loro secondo gol costatoci per una sua incomprensione con Brescianini. Speriamo che le sue recenti “distrazioni” in campo non siano un problema di testa, qualsiasi esso possa essere.
Gasperini:
Perche’ nel nero oggi? Ha diecimila virtu’ ma ci sta tenendo da mesi sulla corda cercando di capire cosa fara’ l’anno prossimo. Solo per questo, eh, poi statua (nei sogni) e targa (gia’ in opera) fuori dallo stadio non gliele leva nessuno.
I tifosi genoani:
Allo stadio come fuori. Impegnati molto di piu’ a ricordare le disgrazie della Samp che incitare i propri giocatori. Marassi anni fa era uno spauracchio per noi atalantini, da diversi anni sembra diventato terra di frequente conquista.
L’AZZURRO
Sulemana:
Fa un altro gol, gioca bene, non fa rimpiangere Ederson, sicuramente e’ la piu’ bella scoperta di questo finale di campionato. Persino il Gasp ammette di essersi sbagliato su di lui. Ibrahim è positivo, ligio al dovere, si impegna, fa quasi tenerezza ma ora ha messo piu’ di un paletto sulla sua permanenza nella testa dei nostri dirigenti
Palestra:
Buon ritorno in campo dopo l’infortunio, anche per lui puo’ valere quanto detto per Sulemana e cioe’ pensiamoci bene prima di darlo via
Retegui:
Grandissimo Mateo, ha messo al sicuro il record di segnature dopo l’ormai certo titolo di capocannoniere del campionato. Tipico argentino, anche se gioca per l’Italia, tanta grinta e voglia di migliorarsi. Grandissimo giocatore arrivato a Bergamo in un amen ma destinato a rimanere nella Storia nerazzurra.
Maldini:
Come scritto nel “Nero” lo mettiamo anche nell’”Azzurro”. Lotta, si impegna e il suo bel gol una promessa nei confronti di chi ancora potrebbe credere in lui
CDK:
Qui nell’”Azzurro” per non aver abboccato al finto malanno di De Winter ed essersi involato con successo verso la rete avversaria e Mateo cui ha concesso un perfetto assist.
Vieira:
Il Mister genoano, a nostra memoria, era spocchioso in campo quanto solo un francese puo’ essere. Ma ieri, senza fare una piega, ha detto che nell’azione incriminata (De Winter stesosi a terra) fosse stato un atalantino avrebbe proseguito anche lui dando dei polli ai suoi. Essendo un transalpino ci sta perfetto un “chapeau!” da parte nostra
Domenica di relax:
Detto e scritto da molti, anche dal Gasp, godersi la domenica sera guardando gli affanni e i patemi altrui mentre noi siamo in ferie da dopo la Roma è un privilegio che non ha prezzo. Dea, magica Dea...
