IL NERO E L'AZZURRO: Stagno e olio
Divagazioni nemmeno troppo serie sulla partita Atalanta - Cagliari di Coppa Italia. Ma con una squadra cosi' come fai a non sorridere???
NERO
LA MANCANZA DEL "KILLER INSTICT"
Cioe' troppe occasioni sprecate prima di trovar la rete. La sensazione di lasciare la partita aperta sino a quando non abbiamo almeno 2/3 gol di vantaggio
IL GOL DEL CAGLIARI
Uno dei 2/3 tiri in porta subiti in tutta la partita. Sutalo si fa saltare come niente e lo stesso Sportiello poteva forse far di piu'
SPORTIELLO
A parte il gol (vedi sopra) la sensazione e' che non dia sufficiente sicurezza ai compagni. Quasi mai impegnato non lascia comunque grandissime impressioni in uscita e nel trattamento della palla con i piedi quando è chiamato dai compagni a farlo
IL PORTIERE AVVERSARIO
Sembra una battuta ma contro di noi ultimamente i portieri avversari, anche quelli di riserva come Vicario del Cagliari, trovano partitoni epocali. Un caso? probabilmente si, per nostra semplice "sfiga". Se sara' ancora cosi' nelle prossime partite allora cercheremo di trovarne la ragione.
AZZURRO
LO SPIRITO
Serenita', divertimento, quasi leggerezza di testa con la quale la squadra sta giocando.
UNA "GIOIOSA MACCHINA DA GUERRA"
Definizione presa dall'agone politico. Ormai i nostri si muovono all'unisono. Forse ci son meno individualismi ma c'e' ancora piu' omogeneita' di prima
LE SECONDE LINEE
Qualcuno si e' accorto che giocavamo con diverse "riserve"? Come detto dai telecronisti: nell'Atalanta chiunque entra sa gia' cosa fare e quando e si inserisce subito nei meccanismi oliati della squadra
IL RITMO
Da Champions League. Avversari in perenne affanno per il nostro pressing senza respiro che schiaccia la squadra avversaria nella sua meta' campo
MIRANCHUK
Lo zar ha avuto piu' tempo per mostrare quel barlume di grande classe mostrato nelle occasioni precedenti. Il gol era l'inevitabile suggello alla sua prestazione. Speriamo trovi col tempo ancora meglio un suo posto e un suo perche' in mezzo al nostro attacco. Potrebbe essere un futuro "game changer" per noi.
MURIEL
Ormai uno dei quasi imprescindibili. Segna, lotta, aiuta i compagni e lo fa con l'istinto assassino che lo ha accompagnato in carriera unito ad un'immagine sempre serena e sorridente. La grande differenza col passato e' che non ha piu' i colpi di testa che ha avuto in gioventu' e che ha accettato con grandissima serenita' il fatto di giocare solo spezzoni di partite dove la sua classe risulta ancora piu' accentuata
PESSINA
Quasi un punto cardine della tre quarti. Non citiamo a parte i suoi compagni di reparto perche' da anni sono punti fermi (Remo, Martino ecc.)
MAEHLE
Si e' capita la differenza di prezzo con gli ultimi nostri laterali acquistati. Tanto paghi, tanto ottieni. A noi, a pochi giorni dal suo arrivo, sembra gia' molto piu' avanti di chi negli anni l'ha preceduto e ha poi fatto faville (Gosens, Hateboer, lo stesso Castagne)
ROMERO
Un giocatore veramente "stagno" come diremmo a Bergamo. C'e' chi ha rivisto un nuovo Montero in campo. Forse anche superiore come piedi. Ma la stessa "cattiveria" e concentrazione. E ricordando Paolo non potevamo fare miglior complimento al Cuti
NERO
LA MANCANZA DEL "KILLER INSTICT"
Cioe' troppe occasioni sprecate prima di trovar la rete. La sensazione di lasciare la partita aperta sino a quando non abbiamo almeno 2/3 gol di vantaggio
IL GOL DEL CAGLIARI
Uno dei 2/3 tiri in porta subiti in tutta la partita. Sutalo si fa saltare come niente e lo stesso Sportiello poteva forse far di piu'
SPORTIELLO
A parte il gol (vedi sopra) la sensazione e' che non dia sufficiente sicurezza ai compagni. Quasi mai impegnato non lascia comunque grandissime impressioni in uscita e nel trattamento della palla con i piedi quando è chiamato dai compagni a farlo
IL PORTIERE AVVERSARIO
Sembra una battuta ma contro di noi ultimamente i portieri avversari, anche quelli di riserva come Vicario del Cagliari, trovano partitoni epocali. Un caso? probabilmente si, per nostra semplice "sfiga". Se sara' ancora cosi' nelle prossime partite allora cercheremo di trovarne la ragione.
AZZURRO
LO SPIRITO
Serenita', divertimento, quasi leggerezza di testa con la quale la squadra sta giocando.
UNA "GIOIOSA MACCHINA DA GUERRA"
Definizione presa dall'agone politico. Ormai i nostri si muovono all'unisono. Forse ci son meno individualismi ma c'e' ancora piu' omogeneita' di prima
LE SECONDE LINEE
Qualcuno si e' accorto che giocavamo con diverse "riserve"? Come detto dai telecronisti: nell'Atalanta chiunque entra sa gia' cosa fare e quando e si inserisce subito nei meccanismi oliati della squadra
IL RITMO
Da Champions League. Avversari in perenne affanno per il nostro pressing senza respiro che schiaccia la squadra avversaria nella sua meta' campo
MIRANCHUK
Lo zar ha avuto piu' tempo per mostrare quel barlume di grande classe mostrato nelle occasioni precedenti. Il gol era l'inevitabile suggello alla sua prestazione. Speriamo trovi col tempo ancora meglio un suo posto e un suo perche' in mezzo al nostro attacco. Potrebbe essere un futuro "game changer" per noi.
MURIEL
Ormai uno dei quasi imprescindibili. Segna, lotta, aiuta i compagni e lo fa con l'istinto assassino che lo ha accompagnato in carriera unito ad un'immagine sempre serena e sorridente. La grande differenza col passato e' che non ha piu' i colpi di testa che ha avuto in gioventu' e che ha accettato con grandissima serenita' il fatto di giocare solo spezzoni di partite dove la sua classe risulta ancora piu' accentuata
PESSINA
Quasi un punto cardine della tre quarti. Non citiamo a parte i suoi compagni di reparto perche' da anni sono punti fermi (Remo, Martino ecc.)
MAEHLE
Si e' capita la differenza di prezzo con gli ultimi nostri laterali acquistati. Tanto paghi, tanto ottieni. A noi, a pochi giorni dal suo arrivo, sembra gia' molto piu' avanti di chi negli anni l'ha preceduto e ha poi fatto faville (Gosens, Hateboer, lo stesso Castagne)
ROMERO
Un giocatore veramente "stagno" come diremmo a Bergamo. C'e' chi ha rivisto un nuovo Montero in campo. Forse anche superiore come piedi. Ma la stessa "cattiveria" e concentrazione. E ricordando Paolo non potevamo fare miglior complimento al Cuti
By staff