Il profumo del calcio
Oggi ho riscoperto quanto è buono il “profumo” del calcio.
Ammetto, stamattina ero quasi emozionato al pensiero, come un ragazzino che attende Santa Lucia nella notte più lunga dell'anno... 6 mesi, 6 lunghissimi mesi, conditi dal terrore, dal dolore, dal non sapere molto di preciso, da notizie e contro notizie che ti rimbalzavano in testa e ti davano una sensazione mai vissuta prima; 180 giorni di assenza dal campo da calcio, dai miei ragazzi, ma quando mai avrei potuto immaginarlo?
Ero talmente felice di essere lì in divisa su quel nuovissimo impianto appena inaugurato che, anche solo per una frazione di secondo, ogni tanto chiudevo gli occhi per sentire il rumore del pallone, il vociare dei ragazzi, le loro grida, la loro allegria.
Per chi, come me, ha nel cuore lo sport è stata un'eternità... in quei minuti passati sul rettangolo verde a gioire ma anche ad incazzarsi, a urlare, ad incitare, a insegnare, a spiegare, la mia mente si libera del resto; in quegli istanti non esistono più i problemi che fanno parte della vita di tutti noi, non esiste tristezza ma solamente la gioia di far parte di quel mondo, del nostro mondo!
Questa è l'essenza, il profumo, del calcio; lo senti perché è nell'aria, lo senti perché fa parte di noi, lo senti perché da gioia.
Protocollo quasi inattuabile, autocertificazioni, registri presenze come a scuola ma la voglia di calcio dei nostri ragazzi è fortunatamente superiore a tutta questa burocrazia, giusta oppure no che essa sia... lo penso io, l'ho detto a loro: la speranza è che non accada più nulla per tutto e per tutti e si possa riprendere la normalità ma godiamoci questi istanti, godiamoci ogni singolo minuto di ogni allenamento, perché è gioia, perché è vita!
Ragazzi mi perdonerete se, per una volta, non ho fatto accenno alla nostra dea ma solo al mio e al nostro piccolo calcio di provincia ma il mercato non fa per me e non riesco a scriverci dei pezzi; io tornerò a cantare le gesta dei nostri guerrieri quando torneranno a calcare il rettangolo verde regalandoci, speriamo, nuovi capitoli di storia... in assenza di questo volevo condividere con voi la sensazione bellissima che ho provato stasera.
Diego
Ammetto, stamattina ero quasi emozionato al pensiero, come un ragazzino che attende Santa Lucia nella notte più lunga dell'anno... 6 mesi, 6 lunghissimi mesi, conditi dal terrore, dal dolore, dal non sapere molto di preciso, da notizie e contro notizie che ti rimbalzavano in testa e ti davano una sensazione mai vissuta prima; 180 giorni di assenza dal campo da calcio, dai miei ragazzi, ma quando mai avrei potuto immaginarlo?
Ero talmente felice di essere lì in divisa su quel nuovissimo impianto appena inaugurato che, anche solo per una frazione di secondo, ogni tanto chiudevo gli occhi per sentire il rumore del pallone, il vociare dei ragazzi, le loro grida, la loro allegria.
Per chi, come me, ha nel cuore lo sport è stata un'eternità... in quei minuti passati sul rettangolo verde a gioire ma anche ad incazzarsi, a urlare, ad incitare, a insegnare, a spiegare, la mia mente si libera del resto; in quegli istanti non esistono più i problemi che fanno parte della vita di tutti noi, non esiste tristezza ma solamente la gioia di far parte di quel mondo, del nostro mondo!
Questa è l'essenza, il profumo, del calcio; lo senti perché è nell'aria, lo senti perché fa parte di noi, lo senti perché da gioia.
Protocollo quasi inattuabile, autocertificazioni, registri presenze come a scuola ma la voglia di calcio dei nostri ragazzi è fortunatamente superiore a tutta questa burocrazia, giusta oppure no che essa sia... lo penso io, l'ho detto a loro: la speranza è che non accada più nulla per tutto e per tutti e si possa riprendere la normalità ma godiamoci questi istanti, godiamoci ogni singolo minuto di ogni allenamento, perché è gioia, perché è vita!
Ragazzi mi perdonerete se, per una volta, non ho fatto accenno alla nostra dea ma solo al mio e al nostro piccolo calcio di provincia ma il mercato non fa per me e non riesco a scriverci dei pezzi; io tornerò a cantare le gesta dei nostri guerrieri quando torneranno a calcare il rettangolo verde regalandoci, speriamo, nuovi capitoli di storia... in assenza di questo volevo condividere con voi la sensazione bellissima che ho provato stasera.
Diego
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