Il punto sul mercato al 1 agosto
Quando mancano 30 giorni alla fine del mercato l'Atalanta si gode le operazioni in uscita ed in entrata di questa prima fase delle contrattazioni.
Le cessioni di Lammers, Boga e Hojlund (non ancora ufficiale) hanno sicuramente messo nelle condizioni ideali la Dea per poter pianificare questa fase finale di calciomercato.
A fronte delle cessioni invece sono arrivati i nuovi acquisti, nell'ordine Kolasinac, Bakker, Adopo ed El Bilal Touré.
Oltre a questi sono rientrati dal prestito i vari giovani del vivaio come Carnesecchi, Cambiaghi e Latte Lath, ma anche Miranchuk e Zortea di ritorno rispettivamente dal Torino e Sassuolo che non hanno esercitato il diritto di riscatto.
In casa Atalanta però ora tengono banco i cosidetti giocatori non più coinvolti nel nuovo progetto tecnico come Palomino, Demiral, Kovalenko e Soppy che devono trovare una sistemazione per potersi rilanciare. Operazioni non facili da portare avanti, in alcuni casi, visto l'alto costo di acquisizione.
Altri giocatori invece sono in attesa di una valutazione definitiva che sarà inevitabilmente conclusa entro la fine di agosto quando potrebbero essere ceduti.
Le amichevoli in programma in questo mese oltre alle prime giornate di campionato dovrebbero aiutare la società e lo staff tecnico a fare chiarezza sul futuro, ma in attesa di queste decisioni ci si domanda se la rosa dell'Atalanta è al completo non tanto come numeri ma dal punto di vista tecnico.
E' innegabile infatti che la Dea negli ultimi anni abbia fatto un salto di qualità ed abbia scalato posizioni nella classifica della serie A, tanto che le aspettative ormai sono quelle di un piazzamento europeo ovvero di un piazzamento nelle prime 6/7 posizioni della classifica.
Salto di qualità che è avvenuto anche in termini di calciomercato, dove le plusvalenze la fanno da padrone, ma anche gli acquisti sono via via diventati sempre più importanti come nel caso dell'ultimo arrivato El Bilal Touré, acquisto più costoso nella storia del club.
La domanda che si pongono tutti i tifosi, dopo la cessione milionaria di Hojlund è questa: la Dea deve intervenire ulteriormente sul mercato per rimpiazzare il danese in attacco oppure si deve aspettare e valutare chi è già arrivato, come Touré ed i vari giovani virgulti rientrati a Zingonia?
Il reparto di attacco di fatto con Muriel e Zapata è già abbastanza folto e se i colombiani avranno migliore fortuna rispetto allo scorso anno, potrebbero fare ancora le fortune dei neroazzurri.
Ma l'età avanza per tutti e sappiamo bene dei problemi fisici che hanno condizionato le loro prestazioni negli ultimi anni.
Non è facile trovare una risposta ma siamo sicuri che in società stanno lavorando per il meglio e probabilmente prima della fine del mercato a fronte di qualche nuova uscita arriverà anche qualche colpo in entrata.
L'impressione però come al solito è che all'Atalanta servano giocatori che possono far fare un salto di qualità alla squadra, che sono anche i giocatori più costosi e difficili da acquisire ma se si vuole non sfigurare in Europa e provare a vincere qualcosa in una delle 3 competizioni a cui partecipa la Dea bisogna per forza alzare il livello della rosa. Le prime 7 squadre di serie A si stanno tutte rinforzando e per rimanere attaccatti alle sette sorelle si deve valutare bene l'organico a dispozione e sbagliare il meno possibile.
Una strada passa attraverso il lavoro quotidiano dello staff tecnico, l'altra dai colpi e dalle intuizioni dello scouting neroazzurro che negli ultimi anni ha messo a segno acquisti di tutto rispetto.
Negli ultimi giorni sono comparsi i nomi di De Ketelaere, Isaksen e Dennis, ma siamo sicuri che molti altri sono sui taccuini dei dirigenti neroazzurri.
Una cosa è certa sarà un agosto caldo e da qui alla fine del mercato ne vedremo ancora delle belle.
Le cessioni di Lammers, Boga e Hojlund (non ancora ufficiale) hanno sicuramente messo nelle condizioni ideali la Dea per poter pianificare questa fase finale di calciomercato.
A fronte delle cessioni invece sono arrivati i nuovi acquisti, nell'ordine Kolasinac, Bakker, Adopo ed El Bilal Touré.
Oltre a questi sono rientrati dal prestito i vari giovani del vivaio come Carnesecchi, Cambiaghi e Latte Lath, ma anche Miranchuk e Zortea di ritorno rispettivamente dal Torino e Sassuolo che non hanno esercitato il diritto di riscatto.
In casa Atalanta però ora tengono banco i cosidetti giocatori non più coinvolti nel nuovo progetto tecnico come Palomino, Demiral, Kovalenko e Soppy che devono trovare una sistemazione per potersi rilanciare. Operazioni non facili da portare avanti, in alcuni casi, visto l'alto costo di acquisizione.
Altri giocatori invece sono in attesa di una valutazione definitiva che sarà inevitabilmente conclusa entro la fine di agosto quando potrebbero essere ceduti.
Le amichevoli in programma in questo mese oltre alle prime giornate di campionato dovrebbero aiutare la società e lo staff tecnico a fare chiarezza sul futuro, ma in attesa di queste decisioni ci si domanda se la rosa dell'Atalanta è al completo non tanto come numeri ma dal punto di vista tecnico.
E' innegabile infatti che la Dea negli ultimi anni abbia fatto un salto di qualità ed abbia scalato posizioni nella classifica della serie A, tanto che le aspettative ormai sono quelle di un piazzamento europeo ovvero di un piazzamento nelle prime 6/7 posizioni della classifica.
Salto di qualità che è avvenuto anche in termini di calciomercato, dove le plusvalenze la fanno da padrone, ma anche gli acquisti sono via via diventati sempre più importanti come nel caso dell'ultimo arrivato El Bilal Touré, acquisto più costoso nella storia del club.
La domanda che si pongono tutti i tifosi, dopo la cessione milionaria di Hojlund è questa: la Dea deve intervenire ulteriormente sul mercato per rimpiazzare il danese in attacco oppure si deve aspettare e valutare chi è già arrivato, come Touré ed i vari giovani virgulti rientrati a Zingonia?
Il reparto di attacco di fatto con Muriel e Zapata è già abbastanza folto e se i colombiani avranno migliore fortuna rispetto allo scorso anno, potrebbero fare ancora le fortune dei neroazzurri.
Ma l'età avanza per tutti e sappiamo bene dei problemi fisici che hanno condizionato le loro prestazioni negli ultimi anni.
Non è facile trovare una risposta ma siamo sicuri che in società stanno lavorando per il meglio e probabilmente prima della fine del mercato a fronte di qualche nuova uscita arriverà anche qualche colpo in entrata.
L'impressione però come al solito è che all'Atalanta servano giocatori che possono far fare un salto di qualità alla squadra, che sono anche i giocatori più costosi e difficili da acquisire ma se si vuole non sfigurare in Europa e provare a vincere qualcosa in una delle 3 competizioni a cui partecipa la Dea bisogna per forza alzare il livello della rosa. Le prime 7 squadre di serie A si stanno tutte rinforzando e per rimanere attaccatti alle sette sorelle si deve valutare bene l'organico a dispozione e sbagliare il meno possibile.
Una strada passa attraverso il lavoro quotidiano dello staff tecnico, l'altra dai colpi e dalle intuizioni dello scouting neroazzurro che negli ultimi anni ha messo a segno acquisti di tutto rispetto.
Negli ultimi giorni sono comparsi i nomi di De Ketelaere, Isaksen e Dennis, ma siamo sicuri che molti altri sono sui taccuini dei dirigenti neroazzurri.
Una cosa è certa sarà un agosto caldo e da qui alla fine del mercato ne vedremo ancora delle belle.
By LuckyLu