Parrocchiale di Stezzano stracolma, con un altare interamente fiorito da cesti e composizioni coloratissime.

Al centro lui, il Gas, Oliviero Garlini, con la sua foto, cuscino di fiori, rose e girasoli e la sua maglia nerazzurra col numero 11.

A salutarlo una marea di ex compagni e amici legati alla sua traiettoria atalantina e non.

Presenti l'amministratore delegato atalantino Luca Percassi con la moglie Cristina Radici, il direttore generale Umberto Marino e una rappresentanza del settore Giovanile col gagliardetto.

Presenti i compagni della Coppa delle Coppe, da Piotti a Icardi, passando per Gentile, Nicolini, Giampaolo Rossi e Fortunato. Con Clara Mondonico nel ricordo del papà e il dottor Amadeo.

E ancora Magrin, Soldà, Adelio e Domenico Moro, l'ex arbitro Mario Mazzoleni. Assente il suo grande amico Giorgio Magnocavallo perchè in convalescenza.

E quelli dell'Atalanta Master: Marino Lazzarini, Carlo Valenti, Lele Messina e poi Giorgio Parretti, Nado Bonaldi, Serse Pedretti, Giuliana D'Ambrosio, mondi che si intrecciano nel segno dell'amicizia col bomber.

All'ingresso in chiesa un enorme striscione con scritto "Grazie Oliviero" e, all'uscita, un applauso, qualche fumogeno e il coro "Oliviero olè" per salutare un giocatore, nerazzurro per un solo anno ma atalantino benvoluto per sempre dal nostro ambiente.

Ciao Gas