Il salvataggio della specie football DOC by ReMo
Per la difesa dell’ambiente e della specie, anni fa venne costituito il WWF, le cui benemerenze vanno dalla ricerca della protezione dell’ambiente a quella di tutti gli animali che ci vivono. Lo scopo è quello di conservare al meglio il patrimonio mondiale naturale, specialmente riguardo alle forme di vita che vengono a trovarsi in crescenti difficoltà, rischiando la scomparsa.
L’iniziativa pare aver sensibilizzato e promosso altre iniziative parallele, non ultima, a mio avviso, quella della federazione calcistica nazionale, attenta a proteggere e conservare in vita, le compagini calcistiche che si prospettano a maggior rischio. A quanto viene dato di arguire, le iniziative, sviluppate senza clamore e pubblicità alcuna, si vanno proponendo a cicli alterni, determinati dall’acquisto di benemerenze da ricambiare o nel sostegno che si rende indifferibile stante lo status quo in atto.
Come raccomandato da etica e dall’usuale buona costumanza, la mano destra non deve sapere quanto opera la mano sinistra, ma il comportamento si è talmente dilatato che la riservatezza si è volta in evidenza totale, almeno per chi non vuole, o non può fare a meno di vedere. Particolare attenzione viene posta nei confronti dei grandi blasoni, meritori di gratitudine per lustro e fama dati all’industria della pelota nazionale, fonte di prosperità per tutta la consorteria calcio dirigenziale del bel paese.
Non importa se le attuali situazioni di precarietà finanziaria discendono da dissennate conduzioni gestionali, quello che si vuole tenere in conto è un malinteso diritto alla progenitura di cui, taluni consorzi primari del football sono rivestiti, nonostante indegni comportamenti. Se le medesime vicissitudini vanno a colpire piccole entità, nessun allarme scatta nelle sedi preposte al loro governo, che si attivano unicamente quando la precarietà colpisce i grandi, intoccabili clubs.
Sembra quasi che l’affondamento di talune grosse realtà, sia vietato per prescrizione divina e che niente possa adire contro la loro sacrale sopravvivenza. Come accennavo, i soccorsi debbono essere discreti, al fine di non essere tacciati di partigianeria quando si accordano calci di rigore in serie continua ed interminabile.
In questi ultimi tempi la reiterazione delle regalie sta sollevando perplessità e dubbi che ne disturbano l’elargizione, ma perdio, si può negare il tozzo di pane a chi sprofonda nel bisogno ? L’alternativa è quella di vedere il diavolo ricacciato in un baratro da perdizione e pertanto quello di sostenerlo nell’accesso alla CL, diventa per la vetta della piramide, doveroso e meritorio.
L’incapacità, la dissolutezza e la perseveranza nel perseguirle stanno diventando titoli di merito e pazienza se, per premiarli, si danneggiano società per cui , il riconoscimento di un diritto viene brutalmente obliterato.
Ogni riferimento alla nostra realtà calcistica è dovuto e reale.
Queste sono le difficoltà extra che una società come la nostra deve affrontare, al di fuori di ogni schema, di ogni logica ed avverso ogni rispetto della giustizia. Malgrado tutto l’Atalanta guarda avanti e persegue, ottemperando le norme, il suo percorso verso. le raggiungibili migliori prospettive, anche se, sulla sua strada vengono dispersi tanti ostacoli.
Contro tutto e contro tutti, forza Atalanta !
ReMo
L’iniziativa pare aver sensibilizzato e promosso altre iniziative parallele, non ultima, a mio avviso, quella della federazione calcistica nazionale, attenta a proteggere e conservare in vita, le compagini calcistiche che si prospettano a maggior rischio. A quanto viene dato di arguire, le iniziative, sviluppate senza clamore e pubblicità alcuna, si vanno proponendo a cicli alterni, determinati dall’acquisto di benemerenze da ricambiare o nel sostegno che si rende indifferibile stante lo status quo in atto.
Come raccomandato da etica e dall’usuale buona costumanza, la mano destra non deve sapere quanto opera la mano sinistra, ma il comportamento si è talmente dilatato che la riservatezza si è volta in evidenza totale, almeno per chi non vuole, o non può fare a meno di vedere. Particolare attenzione viene posta nei confronti dei grandi blasoni, meritori di gratitudine per lustro e fama dati all’industria della pelota nazionale, fonte di prosperità per tutta la consorteria calcio dirigenziale del bel paese.
Non importa se le attuali situazioni di precarietà finanziaria discendono da dissennate conduzioni gestionali, quello che si vuole tenere in conto è un malinteso diritto alla progenitura di cui, taluni consorzi primari del football sono rivestiti, nonostante indegni comportamenti. Se le medesime vicissitudini vanno a colpire piccole entità, nessun allarme scatta nelle sedi preposte al loro governo, che si attivano unicamente quando la precarietà colpisce i grandi, intoccabili clubs.
Sembra quasi che l’affondamento di talune grosse realtà, sia vietato per prescrizione divina e che niente possa adire contro la loro sacrale sopravvivenza. Come accennavo, i soccorsi debbono essere discreti, al fine di non essere tacciati di partigianeria quando si accordano calci di rigore in serie continua ed interminabile.
In questi ultimi tempi la reiterazione delle regalie sta sollevando perplessità e dubbi che ne disturbano l’elargizione, ma perdio, si può negare il tozzo di pane a chi sprofonda nel bisogno ? L’alternativa è quella di vedere il diavolo ricacciato in un baratro da perdizione e pertanto quello di sostenerlo nell’accesso alla CL, diventa per la vetta della piramide, doveroso e meritorio.
L’incapacità, la dissolutezza e la perseveranza nel perseguirle stanno diventando titoli di merito e pazienza se, per premiarli, si danneggiano società per cui , il riconoscimento di un diritto viene brutalmente obliterato.
Ogni riferimento alla nostra realtà calcistica è dovuto e reale.
Queste sono le difficoltà extra che una società come la nostra deve affrontare, al di fuori di ogni schema, di ogni logica ed avverso ogni rispetto della giustizia. Malgrado tutto l’Atalanta guarda avanti e persegue, ottemperando le norme, il suo percorso verso. le raggiungibili migliori prospettive, anche se, sulla sua strada vengono dispersi tanti ostacoli.
Contro tutto e contro tutti, forza Atalanta !
ReMo
By staff