Il settore giovanile di Zingonia, esempio virtuoso per tutto il calcio
La favola dell'Atalanta non racconta solo un incredibile quarto posto in serie A, in coabitazione con la Lazio, ma anche di una colonia di giovani italiani, molto spesso cresciuti in casa, che formano l'ossatura della squadra di Gasperini. Un lavoro che parte da lontano - i nerazzurri di Bergamo sono da sempre tra le migliori realtà giovanili europee - ma che non per questo è da sottovalutare, soprattutto in un calcio come quello italiano che spesso tralascia la crescita dei giovani atleti.
Nel consueto spazio del giovedì su YouPremium in collaborazione con Calcio&Finanza, abbiamo dato qualche numero: l'Atalanta spende per i costi del vivaio (strutture, premi di formazione, stipendi) oltre 5 milioni e mezzo di euro, più o meno la metà dell'Inter e un terzo del Milan. Ma rapportando questi costi al fatturato, si nota come rossoneri e bergamaschi sono sostanzialmente appaiati, mentre i nerazzurri di Milano rimangono dietro. Anche per questo l'Atalanta domina quasi tutti i campionati giovanili. E poi c'è la soddisfazione di vedere talenti con la maglia azzurra, che sia quella maggiore vedi Gagliardini, o l'Under 21 vedi Conti, Caldara, Petagna e Grassi.
Rimanendo in tema vivai, è interessante notare come la Roma sia la prima squadra italiana tra giocatori cresciuti all'interno e poi approdati in prima squadra oppure ceduti ma che giocano attualmente nei campionati europei più prestigiosi. In questa particolare classifica spunta ancora l'Atalanta, 25.ma e davanti a tante big. Tra gli esempi più virtuosi, l'Athletic Bilbao che in rosa conta addirittura 17 giocatori cresciuti nel vivaio, bene anche la Real Sociedad a 16. Il Milan - a quota 7 - è la migliore della serie A. Sono tantissimi invece i giocatori "sfuggiti" a grandi squadre come Real, Barcellona e United, tra i 28 e i 34 (anche se poi molti fanno marcia indietro, vedi Morata o Pogba).
Fonte: premiumsporthd.it