05/07/2021 | 20.45
7

Il tempo (record) di Maehle - by Albo

 In questo lustro di gestione Gasperiniana, abbiamo capito come certi meccanismi debbano essere oliati con pazienza e nei tempi giusti.

Ma come in ogni situazione, ecco la proverbiale eccezione che conferma la regola, e in questo caso parliamo di Joachim Maehle.

L’esterno danese sta ammaliando le big europee con prestazioni magistrali, e la sfortunata assenza di Eriksen ha permesso all’atalantino di crescere in forza, saggezza tattica e caratteriale, diventando così anche per la sua nazionale un punto fermo, inossidabile. Come direbbero gli inglesi “From zero to hero”, da signor nessuno a nuovo “eroe”, ma non solo con i suoi compagni vichinghi.

A Bergamo non ci stiamo sorprendendo più di tanto dell’exploit, anche perché da gennaio ha dimostrato di imparare in fretta e applicarsi alle lezioni del tecnico nerazzurro con giusto piglio e forza di volontà.

Sostituire degnamente gli infortunati Gosens o Hateboer in questo contesto non sarebbe facile per nessuno, ma Maehle ha dimostrato di avere il gioco e la mentalità del suo allenatore nella sua testa e nelle sue gambe, raggiungendo risultati da predestinato, o se qualcuno non crede al destino, risultati da potenziale campione.

Certo, 25 presenze e soli due assist non possono ancora far sreggere il paragone con Gosens, ma ricordiamoci come il danese sia qui solo da 6 mesi e Gasperini abbia posto in lui molta fiducia (obbligata, certo, data l’assenza di Hateboer) e lui in campo lo ha ripagato mettendo subito in pratica quanto appreso fuori e dentro Zingonia, in tempi record.

Poco tempo anche per ambientarsi con la Danimarca, ma pare che a lui serva solo quel pizzico di fiducia per non far rimpiangere niente e nessuno. E così si spiegano i 2 gol e l’assist serviti in questo Europeo, in un contesto diverso da quello nerazzurro, ma dove c’è una chance, ci pensano cuore e gambe a correre per lui e per gli altri compagni.

Una crescita esponenziale, molto più evidente di quella registrata da Gosens, che veste la maglia della Dea da 4 anni, ma che ha incominciato a macinare chilometri e gol dopo il classico tempo di rodaggio concesso da Gasperini.

Quel tempo di cui ora Maehle è padrone, e che si spera possa continuare a passarlo con altre prestazioni fenomenali anche con la maglia nerazzurra.

 

Albo

By staff
7 commenti