23/01/2019 | 04.44
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Immortale e cittadino onorario!

Va fatto subito.

E se pensi che la mia sia una esagerazione o una burla, non proseguire oltre nella lettura.

Perché su una cosa non c’è alcun dubbio: la storia è cambiata grazie a Gasperini.

Ed è cambiata per sempre, già da tempo consegnata ad una immortalità che verrà tramandata in eterno.

Da studiare sui libri di epica.

Vedere giocare l’Atalanta è uno spettacolo che va oltre la semplice emozione di tifoso.

Spesso, scherzosamente (ma neanche troppo), si chiede una statua del nostro condottiero da consegnare alla città di Bergamo.

Ma siamo un popolo che glorifica sempre a posteriori, con la banalità del celebrare solo chi non c’è più.

Occorre senso civico e lungimiranza, perché Gasperini, invece, è già immortale.

E va certificato.

Subito.

Mentre la storia si sta ancora costruendo.

Senza scaramanzie medioevali o da cartomanti.

Perché le emozioni continue, che ci regala l’Atalanta, vanno oltre i trofei o i risultati sportivi, con il risultato dell’essere amplificate a dismisura.

Le vere emozioni non si comprano.

Le nostre lacrime di gioia non si asciugano.

Guardateli quegli occhi lucidi e sognanti del vostro vicino allo stadio, o del vostro interlocutore dinanzi alla televisione.

È lì che si percepisce e diventa tangibile quell’emozione immortale che ci sta regalando Gasperini.

E che di solito si comprende e celebra a posteriori, colpevolmente.

In piazza Vittorio Veneto a Bergamo vi è addirittura un obelisco dedicato a Napoleone per una visita alla città, che mai avvenne.

La popolazione aspettò per giorni un suo arrivo, invano.

Eppure, nonostante la storica sòla, gli venne dedicato un monumento.

Per Gasperini non chiedo statue, intitolazioni di vie, od obelischi.

Venga, invece, semplicemente consegnato a Gasperini, in pompa magna, su di un palco eretto tra i propilei di Porta Nuova, un certificato di immortalità corredato da una cittadinanza onoraria.

La storia è adesso.

E va celebrata.


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By staff
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