Dopo il calcio d’agosto tocca sempre alle impressioni settembrine, mese in cui la maggior parte delle squadre dichiara i propri obiettivi stagionali, ma come tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare, anche tra il mostrare alcune carte ed esser certi che fino a maggio quest’ultime possano essere efficaci, ne passano di pensieri e parole.

“Siamo solo all’inizio, il campionato è lungo, si vedrà”, la classica frase ripetuta a pappagallo per non esporsi troppo, perché il rischio di esser fucilati soprattutto tra le big è dietro l’angolo.

Un pericolo che però la Dea non sta correndo e non ha mai di fatto corso, dato che gli obiettivi si sono sempre palesati strada facendo e ripensandoci l’obiettivo salvezza proposto da Percassi ora assume tutt’altro significato.

Questa Dea appare diversa dal solito, meno pimpante sotto il profilo del gioco, meno esplosiva, ma molto più accorta, equilibrata, oserei dire quasi “matura” (per cosa non so, o forse si, ma meglio non pronunciarla quella parola).

Sembra aver ritrovato quella spensieratezza perduta, o meglio, nascosta sotto l’apparente pressione di dover raggiungere categoricamente l’Europa per via della sua straordinaria forza, ma questa Atalanta non è affatto come Sansone che perdendo i capelli perde anche la sua forza.

Benedetta sia l’assenza dalle coppe, perché ci sta permettendo di vedere una squadra solida come non mai, cinica, pulita, e consapevole di poter tornare in men che non si dica in alto, o forse di poterci restare fino alla fine.

Se è vero però che tre indizi fanno una prova, allora il singolo primo indizio settembrino ancora non ci basta per tirare le somme, e bisognerà aspettare novembre, terzo mese dove forse la gestazione di questa nuova Dea potrà esser più chiara e confermare la tesi che già dalla prima impressione possiamo avere un’idea chiara di chi abbiamo davanti.

Verranno sicuramente momenti difficili, ma si sa che chi ben comincia è a metà dell’opera, e finalmente questa Atalanta dopo un periodo di corsetta leggera è tornata a correre come sa fare solo lei.

 

Albo