Per poter far bene in un finale di stagione mai così frenetico e compresso in un lasso di tempo particolarmente ristretto sarà necessario l’apporto di tutta la rosa. De Zerbi lo sa bene, valuta anche di alternare due diverse formazioni (la prima in una partita e la seconda nella seguente), ma per questo c’è l'assoluto bisogno che l'infermeria sia vuota, o quasi. Da questo punto di vista il Sassuolo può essere abbastanza soddisfatto, perché il bollettino medico, se confrontato con quello di altre società, sorride ai neroverdi.

Vlad Chiriches, fuori dal 28 settembre per un infortunio al bicipite femorale subito durante la gara contro l’Atalanta, sarà da subito schierabile. Il difensore, rimasto in tribuna a lungo a causa di una ricaduta, si sta allenando col gruppo già da fine maggio e il mister potrà contare sulla sua grande esperienza. Jeremy Toljan e Domenico Berardi, usciti entrambi prematuramente dalla gara contro il Brescia, hanno recuperato e saranno a disposizioni già dal match contro la Dea. Berardi in particolare, vittima di un infortunio muscolare, ha cercato di accelerare i tempi per non saltare ulteriori partite e l’obiettivo sembra essere stato pienamente raggiunto.

L’unico neo, che non permette al Sassuolo di guardare all’infermeria con la massima serenità, si chiama Filippo Romagna. L’ex Cagliari, dopo essersi guadagnato la fiducia di tutto l’ambiente (lo testimoniano le 19 presenze consecutive), si è rotto il tendine rotuleo sinistro in quell’ultimo maledetto March contro il Brescia. Nonostante la sua riabilitazione sia già cominciata (presso l’Isokinetic di Bologna), non lo vedremo ancora per diversi mesi, e purtroppo il Sassuolo dovrà fare a meno di una delle colonne portanti della prima parte di stagione. Se si esclude la pesante assenza di Romagna però, gli altri infortunati sono rientrati agli ordini del DeZe, pronti per un rush finale in cui sarà fondamentale avere tanti giocatori da schierare.

fonte sassuolonews.net