
L’estate, per un tifoso di calcio, è una
stagione un po' complicata.
La scorsa annata è ormai alle spalle, già
consegnata agli annali, con le sue gioie o le sue delusioni e la si vede come
se gia' fossero passati anni, mentre quelli attuali son giorni nei
quali agonisticamente e' tutto fermo benche' la prossima
stagione sia già alle porte e i raduni stiano per iniziare, con facce che arrivano e altre che se ne vanno. E così il tifoso torna a sentire quel richiamo.
Perché il calcio – diciamolo – non finisce mai davvero.
In questo
periodo, il cuore del tifoso si divide.
C’è il tifoso in carenza che ha già
guardato il calendario, segnato le prime trasferte, si fida della dirigenza
e si convince che questo sarà un anno
buono.
Poi c’è lo speranzoso, più prudente, che vuole crederci ma aspetta le
prime amichevoli per farsi un’idea.
Poi c’è lo scettico, segnato da
delusioni prima nella sua testa che oggettive, che osserva tutto con un
occhio critico, a metà tra l’ironia e la disillusione. .
Infine c'e' il super
partes, che aspetta, chi piu' chi meno, con l'occhio clinico e attento e, al
momento, sta zitto e valuta in silenzio ma non dice niente.
È anche una
fase in cui il tifo si frammenta, in cui ognuno si fa un film diverso.
I più
giovani sognano i colpi di mercato, i più esperti sanno che i sogni d’estate
non sempre portano lontano.
Intanto, il mercato va avanti: a inizio giugno è
un carnevale di nomi, ma ora le voci cominciano a diventare concrete, gli
obiettivi reali, le scelte decisive e i primi contratti firmati.
Rispetto ad
altri sport, dove la stagione dura pochi mesi e il “fuori stagione” è
davvero una pausa, il calcio vive in un flusso continuo.
Senza arrivare
all'estremo di sport che vivono solo pochi mesi dell'anno nel calcio non c’è
mai uno stop vero. E forse è proprio questo che lo rende così totalizzante.
Quando non si gioca, si parla. Quando non si parla, si spera. Quando non si
spera, si discute. Perché il tifoso, in fondo, non stacca mai davvero la
spina.
E così si va
incontro alla nuova stagione, tra aspettative e dubbi, con uno sguardo al
passato ma già col cuore rivolto al futuro.
Che tu sia entusiasta,
speranzoso o scettico… alla fine, sappiamo gia' tutti che i nostri si
raduneranno il prossimo lunedi'. "Finalmente!", dira qualcuno, "di gia'?"
sospireranno altri.
Ma tutti come sempre dietro l'unica donna verso la quale
il genere femminile non esprime gelosia o lamentele per il tempo, lo spazio
e i pensieri che toglie a tanti, soprattutto uomini: la nostra cara,
vecchia, amatissima Dea.
Calep