15/07/2023 | 01.42
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Intervista a Pagliuca

Grazie ai nostri lettori siamo risaliti ad un'intervista concessa da Pagliuca all'emittente americana Bloomberg tv, prettamente finanziaria.

Il link al video e' QUI

mentre qui sotto c'e' la nostra traduzione in sintesi




 




Qui in Nord America, ti conosciamo come comproprietario dei Boston Celtics. Ma se esci dagli Stati Uniti, ti conoscono come comproprietario di una squadra di calcio in Italia, l'Atalanta. Tu nel quale ti riconosci?

- Non lo so. Penso di essere una persona un po' all'antica che ho avuto la fortuna con le mie risorse, di poter vivere queste realta' dello sport globale. Da sempre conosco calcio e basket e sono di origine italiana perche' la mia famiglia emigro' giusto 100 anni fa. Per me l''Atalanta è un po' come i Celtics d'Italia
Quando ho incontrato per la prima volta i Percassi, i proprietari originali che ancora adesso gestiscono il club con noi, ci siamo subito riconosciuti. E vivono in un posto fantastico.

L'anno prossimo sarai in Europa League, la seconda coppa continentale. Da questa partecipazione vi aspettate un impulso anche finanziario?

- Assolutamente. È molto significativo per noi e, cosa più importante, ci aiuta ad attrarre alla grande giocatori perché vogliono giocare a livello europeo. Ancora piu' interessante sapere che se ci confermassimo al quinto posto anche nel prossimo campionato finiremmo in Champions League, la competizione piu' importante. Confido molto nella vecchia guardia, nei giovani che stanno crescendo e nei nuovi che stiamo portando.

Interessante la tua posizione di co-proprietario, hai tentato di comperare anche il Chelsesa ma senza successo. Hai rimpianti?

- Non mi guardo mai indietro con il senno di poi. Secondo me avremmo potuto gestire senza problemi i due club e avremmo lavorato di sinergia anche perche' hanno allentato le misure per chi e' proprietario o ha partecipazioni in piu' clubs. Dal punto di vista finanziario quello che mi preoccupa di piu' nel calcio mondiale e' l'acquisto di club anche leggendari da parte di fondi sovrani come Newcastle, Manchester City, ecc.

Sai. È molto difficile competere con questi squilibri competitivi. Se hai un bilancio illimitato e devi competere parti gia' in vantaggio. E la cosa grandiosa dell'NBA o dell'NFL è che non ci sono enormi disparità in termini di retribuzione o libro paga. E quindi penso che il calcio in Europa debba davvero guardare al sistema e trovare un modo per preservare l'equilibrio competitivo, perché ovviamente, se in un campionato ci sono tre o quattro squadre di proprietà di fondi sovrani con fondamentalmente budget di investimento illimitati sai gia' che molto probabilmente i posti che contano sono gia' assegnati e tu ti giochi magari l'unico posto per andare in Europa con altre 16 squadre nelle tue situazioni.
Qui in USA ci sono meccanismi piu' rigidi e non capita mai di trovare di fronte avversari uno dei quali ha 10 volte le risorse dell'altro.
Campionati equilibrati abbiamo visto inoltre che aumentano le entrate in generale e qui in America abbiamo molti meccanismi di condivisione delle risorse. Quando un campionato intero vince e aumenta entrate e risorse tutti i club che vi partecipano ne traggono beneficio.

Ogni città da noi ha la possibilità di vincere, questa è una delle chiavi della NFL per esempio. E' questo cui deve pensare il calcio europeo

Con l'Atalanta, vogliamo vincere. Con il senno di poi se avessi acquistato il Chelsea mi sarei trovato di fronte mostri finanziari impossibili da abbattere. Non dico che in Italia sia piu' facile pero' c'e' piu' possibilita' di poter sviluppare una propria strategia per competere ai piu' alti livelli

Perché non hai pensato alla MLS?

- Ho esaminato la situazione anche li' ma non ho trovato qualcosa di simile a quello che avevo in mente come ho trovato con l'Atalanta e cioe' un ottima gestione preesistente, un buon mercato, uno stadio di proprieta' (e in Italia son pochissimi) che stiamo ristrutturando e che trovo bellissimo e che dall'anno prossimo sara' ancora piu' bello con il back-end rinnovato, parcheggio e servizi simili a quelli che abbiamo in America. Sono molto entusiasta, e' un'ottima situazione. Stiamo davvero cercando di fare qualcosa di qualitativamente importante nel rispetto della tradizione storica dell'Atalanta come abbiamo fatto nel rispetto della tradizione storica dei Celtics.
Stiamo anche cercando di vedere se ci sono punti d'incontro nelle rispettive esperienze perche' confidiamo che lo scambio di sensazioni con gente in gamba sia sempre positivo e salutare su entrambi i fronti. Abbiamo gia' avuto stages nei quali ci siamo reciprocamente confrontati: come gestire la salute dei giocatori, come sviluppare le tattiche e cosi' via.

 

(l'intervista scorre poi per diversi minuti dove Pagliuca parla di commercio, finanza, nuove tecnologie, economia ecc.)

In conclusione dice che, proveniente da famiglia italiana senza risorse, si e' trovato a capo di un impero economico "perche', anche se abbiamo poco tempo su questo pianeta, devi giocartelo al meglio e dando il tutto di te stesso"

 

By staff
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