Juric e il pallino Miranchuk: a gennaio un nuovo assalto
Avrà anche cambiato modulo e modo di giocare, ma Ivan Juric continua ad avere un tarlo in testa. E spesso lo nomina anche in conferenza stampa, sottolineando come al suo Toro manchi terribilmente la sua qualità là davanti. Aleksej Miranchuk resta un pallino del croato, tanto che vorrebbe riaverlo volentieri in granata. Dall’addio del russo in estate ad oggi ne è passata di acqua sotto i punti, con l’allenatore che ha stravolto il suo credo calcistico e ha deciso di intraprendere la strada del 3-5-2. Eppure Miranchuk potrebbe anche fare la seconda punta in attacco, a supporto di Duvan Zapata che lo conosce così bene dai tempi di Bergamo. Lo stesso calciatore non ha mai dimenticato Torino, anzi tutto sommato ci tornerebbe pure volentieri.
Ha tenuto casa sotto la Mole, spesso si sente con diversi ex compagni con i quali ha mantenuto ottimi rapporti, poi sa benissimo quanta stima abbia Juric nei suoi confronti. Così Miranchuk ci penserebbe seriamente in caso di offerta granata, a maggior ragione valutando il suo ruolo di comprimario nella Dea: non arriva nemmeno a 200 minuti stagionali con sei apparizioni sporadiche tra campionato ed Europa League. Tutti vorrebbero ritrovarsi, anche se di ostacoli non ce ne sono pochi.
Il primo è rappresentato da un attacco sovraffollato in casa granata: la rivoluzione tattica ha inevitabilmente stravolto gerarchie e rotazioni. Sorridono Sanabria e Zapata, i due titolari inamovibili, ma ci sono anche tanti volti scontenti come Pellegri, Radonjic, Seck e Karamoh. I primi due potrebbero anche dire addio a gennaio, gli altri bisognerà gestirli e cercare in qualche modo spazio per loro. Poi, oltre a dover pensare prima alle cessioni, il dt Vagnati dovrà presentare un’offerta interessante per la Dea: la “carta” del prestito con diritto di riscatto è già stata giocata, difficilmente l’Atalanta si priverà ancora del russo a titolo pressoché gratuito. A gennaio, però, qualcosa potrebbe muoversi, anche perché Juric rimane il primo fan di Miranchuk.
fonte tmw.com
By marcodalmen