16/07/2021 | 13.00
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Juric e la partenza granata contro l’Atalanta: “È il nostro modello”

Juric ha concesso ieri intervista esclusiva su La Stampa a proposito della prima giornata di campionato che il sorteggio ha voluto contro l'Atalanta definita "una piccola corazzata" dal quotidiiano piemontese.

Il neo mister del Torino ha avuto parole d'elogio per noi dicendo che siamo un modello da imitare soprattutto in modo graduale

 

L'articolo

Primo duello, primo esame. Il Toro comincerà la sua avventura dentro alla nuova stagione al Grande Torino contro l’Atalanta: suggestione e stimolo.

La piccola corazzata nerazzurra è il modello a cui Ivan Juric guarda, non per crearne un duplicato immediato (sarebbe un gioco troppo grande), ma per seguirne i passi che hanno portato i bergamaschi ad essere l’espressione della bella provincia italiana. Seguire non significa arrivare agli stessi risultati, ma può servire per evitare errori già commessi: questa la filosofia che muove il nuovo corso granata.

Juric si troverà di fronte il maestro Gasperini perché, del Gasp, il tecnico croato è stato prima giocatore, poi vice a Palermo e all’Inter.

«Di lui ho conservato tantissimi insegnamenti. Da lui - così ricorda spesso Juric - ho imparato i segreti per fare ciò che vorrei...».

Toro-Atalanta è già una prova. E non solo per la difficoltà che Izzo e soci sono destinati ad incontrare. È una prova per stessa ammissione dell’allenatore chiamato all’immediata rinascita: Juric vuole battere subito un colpo e dimostrare come la strada imboccata possa essere quella giusta. Altro il discorso, come detto, sulla volontà di imitare qualcosa che è diventato (quasi) storia.

«Se il nostro progetto deve andare verso quella direzione (l’Atalanta, ndr), occorrerà dare una prova concreta che qualcosa sta cambiando: per questo - così il tecnico croato nel giorno della sua presentazione - dovremo partire bene almeno sul piano del gioco e delle idee...».

Per Juric il futuro è arrivato: partire bene sarebbe l'ideale perché rivoluzionare il gruppo nel gioco senza risultati complicherebbe un po’ le cose. E’ già accaduto con Giampaolo.

By staff
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