L'albero delle mele d'oro
Queste belle considerazioni sull'efficacia dello sviluppo del singolo giocatore in quel di Zingonia. Dal Fb di Francesco Pagani
Dedico un post all'Atalanta anche oggi, partendo da un presupposto: solitamente si vanno a prendere le vecchie formazioni Primavera per sottolineare quanti di quei calciatori, magari all'epoca vincitori di qualche trofeo, non siano poi riusciti a fare strada ad alto livello.
Oggi invece volevo portare un esempio opposto, e per farlo lo vado a trovare proprio in casa Dea.
Stagione 2018/2019, l'Atalanta di mister Brambilla chiude in testa la stagione regolamentare con ben 9 punti di vantaggio sull'Inter, solo 5 sconfitte su 30 gare, 77 gol fatti (Roma 80, con Celar capocannoniere a quota 28) e 37 subiti (Sampdoria 28).
Ai playoff i due club Nerazzurri partono quindi direttamente dalle semifinali, con la Dea che supera ai supplementari il Torino di Vincenzo Millico (secondo in classifica marcatori con 24 gol) e Wilfried Singo - entrambi a segno nel match - e poi batte negli ultimi minuti l'Inter di Facundo Colidio, Sebastiano Esposito, Zappa, Pompetti e Salcedo in finale.
Il vero trofeo di un Settore Giovanile però, a mio avviso, non è tanto rappresentato dalle vittorie dei campionati, quanto dalla "produzione" di calciatori.
Ed è qui che volevo arrivare, al numero dei giocatori facenti parte di quella rosa che, oggi, militano in uno dei primi 6 campionati d'Europa.
Sei di quei calciatori giocano oggi in Serie A:
1️⃣ Marco Carnesecchi - Atalanta
2️⃣ Andrea Colpani - Fiorentina
3️⃣ Nicolò Cambiaghi - Bologna
4️⃣ Nadir Zortea - Cagliari
5️⃣ Roberto Piccoli - Cagliari
6️⃣ Enrico Delprato - Parma
In tre giocano invece in Premier League:
1️⃣ Dejan Kulusevski - Tottenham
2️⃣ Amad Diallo - Manchester United
3️⃣ Caleb Okoli - Leicester
Uno gioca invece in Eredivisie (6° nel Ranking UEFA):
1️⃣ Rodrigo Guth - Fortuna Sittard
Un calciatore di quella rosa, inoltre, milita nella Super League svizzera (12° nel Ranking UEFA), in una squadra che disputa le Coppe Europee:
1️⃣ Ebrima Colley - Young Boys
Insomma, quella covata non ha portato solo la vittoria del campionato, all'Atalanta, ma anche la soddisfazione di aver lanciato nel calcio che conta parecchi giocatori.
Ma non solo: se Carnesecchi oggi è nel giro della prima squadra, gli altri prodotti di quella covata hanno portato degli introiti economici importanti al club.
Kulusevski 39 milioni, Diallo 21,30+20, Okoli 14+2,5, Colpani 9+5, Cambiaghi 10+2, Zortea 5, Piccoli 0,5+12, Delprato 2,75, Guth 1,1, Colley 1,65 (fonte Transfermarkt).
Insomma, l'Atalanta dalle cessioni di questi suoi giocatori ha ricavato 103,8 milioni più altri 29,5 di possibili bonus, più Piccoli che potrebbe fruttare altri 12,5 milioni se dovesse essere riscattato dal Cagliari.
Insomma, solo dai giocatori di punta di quella singola annata di Primavera l'Atalanta potrebbe rimediare un portiere titolare più circa 150 milioni di incassi.
Niente male, eh!