27/06/2025 | 18.00
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"L'arte di saper vendere"

Un articolo fresco fresco da mondoprimavera.com sulla probabile cessione di Ruggeri e sulla filosofia dell'Atalanta

“Ogni cosa ha un prezzo, basta saperlo riconoscere”, da Oscar Wilde alla filosofia dell’Atalanta, il pensiero è simile. I nerazzurri negli ultimi anni hanno trasformato l’arte di vendere in un modello sostenibile e vincente. L’ultima esempio è Ruggeri: il terzino sinistro, classe 2002 e prodotto del vivaio nerazzurro, è finito nel mirino dell’Atletico Madrid, disposto a mettere sul piatto una cifra vicina ai 20 milioni di euro, come riportato da Sky Sport. Un affare che, se concretizzato, confermerebbe una volta il metodo Percassi. Non è (solo) una questione di soldi: è la capacità di vendere al momento giusto, prima che il valore si assesti o, peggio, cali.



L’arte di vendere: una virtù manageriale
Il filosofo francese Voltaire scriveva che “il segreto per annoverare fortune non è guadagnare molto, ma saper spendere bene ciò che si ha”. In casa Atalanta, questo principio è diventato un dogma. Negli anni il club ha sempre ceduto e non ha mai trattenuto nessuno contro voglia. E ha quasi sempre fatto bene. Koopmeiners, ad esempio, è stato acquistato nel 2021 per circa 14 milioni e dopo appena tre anni è stato ceduto alla Juve per poco meno di 60. E fuori dal contesto Gasp ha fatto fatica, così come tanti giocatori presi dalla Dea.

Di cessioni top i bergamaschi ne hanno fatte tante, come Romero al Tottenham per quasi 50 milioni Højlund al Manchester United per oltre 70 milioni. Ogni trasferimento, per quanto doloroso è potuto sembrare, è stato funzionale a un progetto più ampio. Una risposta anche ai molti presidenti o dirigenti che per orgoglio personale rinunciano a grandi cessioni. Cairo voleva 100 milioni per Belotti e non lo ha ceduto nel suo momento migliore. E poi si è congedato a parametro zero. Il tempismo fa la differenza, sia nell’amore sia nel calciomercato. Anche le trattative hanno i sentimenti.

Percassi, il maestro silenzioso
Alla guida di questo meccanismo quasi chirurgico c’è la famiglia Percassi, regista silenziosa e impeccabile di una trasformazione che ha pochi eguali in Europa. L’Atalanta non è solo diventata una big: lo ha fatto restando fedele ai propri valori, investendo nel settore giovanile, potenziando la rete scouting e costruendo una mentalità internazionale. E la vittoria dell’Europa League nel 2024 è stata la ciliegina sulla torta. Tutto questo senza mai snaturarsi. La logica è chiara: cedere quando il valore è massimo e reinvestire su profili emergenti. Nessuna cessione ha mai mandato in crisi la struttura, almeno nei nove anni di Gasperini. Al contrario, ogni partenza ha aperto spazi e opportunità: è così che sono esplosi giocatori come Scalvini, Lookman, Ederson, De Ketelaere.

Il modello Atalanta è una lezione per la Serie A
In un calcio in cui molti club sono pieni di debiti l’Atalanta è una lezione di gestione da Master universitario. Non servono ultra miliardario con patrimoni illimitati, ma una strategia lucida, una cultura del lavoro e una conoscenza profonda del mercato. Oltre a un’estrema umiltà. L’arroganza non ha mai portato a nulla nelle trattative. I nerazzurri hanno dimostrato che vendere bene non è un fallimento, ma un’arte. E come tutte le arti, richiede talento, studio e visione. “Vendere è il trasferimento dell’entusiasmo”, diceva Zig Ziglar, maestro del marketing. Pochi in Serie A riescono a vendere con l’entusiasmo dell’Atalanta. E allora forse dovrebbero prendere aappunti.

By staff
9 commenti
ledcorra
28 Giugno 2025 | 13.54

Parole sante FIORENZO.

brao

Pasodoble
27 Giugno 2025 | 22.43

Più che altro ci (gli) va di culo che ogni tanto qualcuno prende un'insolazione e spara cifroni senza senso, vedi Hojlund e Ruggeri... bravi invece a tener botta con Koop. 

leo78
27 Giugno 2025 | 19.51

E pensare dove potremmo essere se i Percassi ascoltassero i super DS del sito. In nove anni avremmo messo in bacheca una trentina di titoli. Peccato.

FIORENZO
27 Giugno 2025 | 19.34

Perfettamente ragione. Leggendo in questi giorni di mercato i commenti dei tifosi, di ogni estrazione e di ogni squadra, ci si rende conto che tutti sanno tutto. Tutti sanno di schemi.Tutti sanno tutto di tutti i giocatori e ognuno consiglia, con i soldi degli altri beninteso. Quello che dispiace è leggere di commenti avversi la Società, avversi i responsabili come se fossero emeriti incapaci o, peggio, emeriti esosi, taccagni o speculatori. Ma cosa devono dimostrare ancora i Percassi, Pagliuca, D'Amico dopo tutto quello che ci hanno fatto vedere? Dove hanno collocato da tempo e stanno collocando la nostra Dea, abituata anni fa a ben altri lignaggi? Abbiamo visto i colori nerazzurri giocare al Chiesa del Sant'Angelo Lodigiano e ci hanno portato all'Anfiel e all'Hold Trafford. E a Dublino.  No, giù a criticare e basta. Questo non era da prendere, no Ruggeri valeva di più, per Carnesecchi bisogna chiedere 70, Lookman minimo 90, Ederson minimo 100 sennò niente. E Luca che non sa parlare. Ma voi preferite che parli come Lotito e Cairo che non si qualificano nemmeno in EL o chi vi ha garantito 5 Champions e vinto una EL.senza tante chiacchiere? Ed hanno messo con soldi propri a vostra disposizione e per i vostri comodi uno stadio gioiello invidiato da tutti? Poi passano per esosi e palancari. Ma cosa volete ancora? Certo errori possono averne fatti. Godfrey, El Bilal, Soppy, Bakker, Adopo, qualche mese fa avremmo aggiunto Sulemana. Ma chi non ne fa? Guardate Giuntoli cos'ha combinato con 200 milioni. E il Milan? E la Fiorentina? Con questo non voglio santificare a tutti i costi i Percassi e gli altri. Voglio solo esprimere la mia stima ed i miei apprezzamenti (per quello che possono valere) nei loro confronti. E, aggiungo, la mia gratitudine

ronny52

In risposta a: FIORENZO

27 Giugno 2025 | 21.36

Brao Fiorenzo

Newetrago
27 Giugno 2025 | 19.20

Ruota tutto intorno al discorso che Leao vogliono 100 milioni e lookman 40

il problema è che un giocatore di una “big” storica del campionato italiano per giornalisti e addetti ai lavori deve essere pagato e strapagato,se il prodotto è scadente all estero ti ridono dietro 

SOTAONOTER
27 Giugno 2025 | 19.07

Ricapitolando 

Carnesecchi/?

Kossounou,/Scalvini

Hien/Djimsiti 

Kolasinac/?

Bellanova/Palestra 

De Roon/?

Ederson/Pasalic 

Zappacosta/Bakker 

De Ketelaere/Maldini 

Retegui/Scamacca (Toure')

Lookman/ Kamalden

23)Rossi,24) Bonfanti 25) Sulemana 26) Vavassori 27) Vlahovic 

Restano da vendere :

Samardzic (25 milioni)

Toure' ( 20 milioni)/Scamacca (30 milioni)

Brescianini (15 milioni)

L' arte di cedere la devono dimostrare con questi 3 che sono tutti nazionali,ma hanno poco mercato estero .


Alpeggio
27 Giugno 2025 | 18.24

quello della foto è il cugino robotico di Ruggeri :D

amigosincero

In risposta a: Alpeggio

27 Giugno 2025 | 18.31

Peró é piú bello quello della foto che quello reale