L'embarazada - by Calep
Sono in sincero imbarazzo.
Tutti noi che gestiamo questo sito un po' lo siamo.
Forse non vi rendete conto ma star dietro ad una squadra ed una società stellare come sta diventando l'Atalanta in questo terzo decennio del ventunesimo secolo sta diventando un'impresa ardua.
Sembra di avere in mano una cornucopia, quel recipiente magico presente nella mitologia greca, a forma di corno animale o marino, dal quale usciva, senza soluzione di continuità, tutta l'abbondanza del mondo in termini di cibo, di bellezza, di tutte le cose buone della vita, alla fine.
Chi partecipa a questo sito si affatica e si arrovella nel tentativo di riportare quanto di buono si sta dicendo sulla nostra squadra e cade nell'inevitabile della sovrabbondanza. Tanto che nei commenti si rincorrono spesso richieste di proporre cose che quasi sempre abbiamo già riportato.
L'imbarazzo è quello nel non incedere in eccessivi superlativi per non cadere in una retorica puerile e debordante proprio quando la Dea, viceversa, li meriterebbe tutti.
CaXXo, ma che squadra abbiamo? Ad un amico ho scritto che se il Buon Dio mi avesse fatto vedere tutto questo come ultimo desiderio gli avrei risposto di non esagerare.
Non voglio esasperare ad oltranza il concetto ma, semplicemente e dall'alto di diversi decenni di fubal, non ricordo un'altra società tanto capace di stravolgere la sua storia e per così tanto tempo come la Dea. Al mondo. E sta accadendo a noi, provincialotti burini bergamaschi capaci di tirar su muri in poche ore ma altrettanto incapaci di favella civile da sciacquare nell'Arno.
L'embarazada è il termine in lingua spagnola che identifica una donna incinta e mi ha sempre fatto sorridere il gioco di parole con l'identico termine che in dialetto bergamasco, ovviamente più vicino all'italiano, significa "imbarazzata" con un accezione però a volte vicina alla "stitichezza".
Perché mi imbarazza, persino, quell'idea malsana che stiamo tutti covando, come in una gestazione, che potrebbe anche essere un anno, come dire, particolare.
Ma non ci voglio nemmeno pensare. Sarà solo calcio, ma che bello, raga...