La bestia (rosa)nera del Gasp
La prossima volta che Gian Piero Gasperini troverà il Palermo sulla sua strada è autorizzato a fare gli scongiuri. Un consiglio all’attuale allenatore dell’Atalanta: porti con sé un amuleto che possa esorcizzare il fluido negativo esercitato nei suoi confronti dalle sfide contro i rosanero. La sconfitta per 1-0 rimediata ieri sera contro la formazione di De Zerbi fa traballare la panchina del tecnico piemontese.
La precaria situazione in classifica (tre punti dopo cinque giornate e penultimo posto) e un ambiente che ha iniziato a mostrare segnali di insofferenza (la squadra è stata fischiata al triplice fischio dell’arbitro Ghersini) potrebbero fare precipitare la situazione e “orientare” un destino, quello di Gasp, che inevitabilmente dipenderà dai risultati delle prossime gare.
Un ko contro il Palermo fatale a Gasperini? Non sarebbe la prima volta. La storia recente dimostra che, al netto di qualche eccezione, gli incroci con i rosanero spesso evocano ricordi amari nella memoria del tecnico di Grugliasco. Nel novembre 2010, ad esempio, il successo casalingo dei rosa per 1-0 contro il Genoa (gol decisivo di Pinilla, ora alle dipendenze di Gasp all’Atalanta) sancì l’esonero dell’attuale allenatore degli orobici sostituito in quella circostanza da Ballardini.
I fantasmi si sono materializzati anche nella stagione successiva: l’Inter di Gasperini perse 4-3 al “Barbera” contro la compagine di Devis Mangia nella prima giornata effettiva di campionato. Un passo falso che non costò subito il posto al tecnico piemontese ma che, di fatto, preparò il terreno per un esonero maturato dopo la sconfitta dei nerazzurri a Novara.