30/06/2021 | 14.30
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La celebrazione del grande calcio.

Pallone d'Oro, l'albo e i vincitori: guidano Messi e Cristiano Ronaldo |  Sky SportLa vetrina europea costituisce certamente, per la nostra Atalanta, la celebrazione del calcio inteso come spettacolo di eccellenza, riconosciuto superiore sotto tutti gli aspetti.

In passato altre compagini, detentrici di livelli superlativi, hanno contrassegnato records e note di eccezionalità, ma mai si sarebbe potuto ragionevolmente pensare che questa incombenza potesse diventare appannaggio bergamasco.

Invece oggi è davvero così e l’Atalanta emerge dagli incontri più titolati, quale comune componente di uno spettacolo che oggi si articola nelle prodezze individuali dei propri ragazzi, qui a vestire la casacca proprio paese, ma con il cuore di color nerazzurro.

Una vetrina che allinea Gosens, Mahele, Freuler, Pessina in un’apoteosi crescente e sorprendente che esprime le qualità individuali intagliate in un contesto collettivo che sta spopolando in Europa e dimostra la non casualità della propria ascesa.

Una valorizzazione che in effetti non aggiunge meriti al lavoro di un’equipe che ne incarna tutti i presupposti, ma che certamente sottolinea i valori di una società che ha messo a profitto tanti anni di tenacia per scegliere di fare qualche passo avanti, accelerando nell’ultimo quinquennio le sopite dinamiche di oltre un secolo di vita.

La figura del Gasp prende forme trascendenti di un mito calcistico che si è autoprodotto e seguita a crescere, diventando, come dimostrano tanti suoi emuli, che il gotha del calcio si è insediato nella piccola ma gloriosa città del Colleoni, a dare spettacolo ed insegnando al tempo stesso.

Noi atalantini, da sempre fieri dei nostri colori, abbiamo maturato esperienze che , attraverso il più grande spettacolo calcistico stanno radicando la giusta convinzione che di Atalanta ce ne può essere una ed una sola, capace di trasformare nel meglio tutte le risorse che un gruppo di ricercatori sta scovando a tutte le latitudini del mondo.

Dopo il campionato nazionale e il tour europeo, la squadra si è disarticolata in tante unità che ne rappresentano le varie aree geografiche, trasmettendo, alle proprie nazionali, il piglio nerazzurro che torneranno a ricostituire.

Trascorsa questa parentesi, parrebbe certo il mantenimento dei nostri grandi nella compagine color nerazzurro, con intendimenti, ormai chiaramente espressi, di poter dire davvero la nostra a livello nazionale.

Siamo cresciuti al punto che non è più possibile nascondersi: le nostre prospettive aprono a  speranze concrete e le possibilità di ben figurare, puntando concretamente al titolo, sono reali.  L’allestimento e la solidità della quadra sono divenute  tale da promuovere ufficialmente una richiesta di effettivo rispetto da parte del segmento arbitrale nazionale, visto che, in tutta onestà, solo da loro possono venire atteggiamenti nocivi alla nostra classifica, purtroppo corposi ed a nostro danno, anche nei tempi assai prossimi.

Molti dei nostri ragazzi hanno espresso il desiderio di restare e visto che le richieste di cessione non mancano, questo deve essere letto come indice di convinta determinazione nelle possibilità proprie e della squadra.

Tutti si rendono conto della fortuna di essere approdati da noi e sono sinceramente grati al Mister che ha operato mirabili trasformazioni per migliorare il loro rendimento.

Un tempo la nostra squadra era semplicemente un ambiente serio ma mancava l’appeal stimolante di un approdo dorato, al punto che taluni avevano declinato la loro disponibilità di raggiungerci.

Il fatto che ora siano in molti ad ambire la chiamata in nerazzurro indica quale sia stato il livello di crescita ed il credito che ci viene largamente riconosciuto.

Forse i meno consapevoli siamo proprio noi, tifosi nerazzurri, abituati da sempre ad una quaresima calcistica, con tante privazioni ed assai meno soddisfazioni, ma via, via si va percependo quanto i tempi ed i costumi siano cambiati.

Molteplici operazioni di mercato si vanno incrociando oltre i limiti della nostra percezione e non è detto che si votino all’arricchimento della squadra, ma bensi alla creazione di incroci formativi e commerciali, che hanno arricchito le finanze sociali.

Nell’ultimo decennio, una presidenza apparentemente umile nelle previsioni ed oculata nelle spese, ha ricercato con determinazione e sagacia la ricostituzione dei settori relativi alla gestione di risorse e delle relative necessità.
I risultati sono qui ad illustrare a quale livello qualitativo l’Atalanta si sia assisa.

La smania di crescita sta sollecitando l’attesa di un avvio campionato che ormai tutti intravvediamo quale tappa storica e determinante del calcio bergamasco.

L’Atalanta, dopo anni di storia senza scossoni, è in grado di traumatizzare attese e speranze delle sue concorrenti per esaltare il proprio exploit.

Manteniamo i nervi calmi ed operiamo, come sempre, a fari spenti, ma consapevoli di essere stimati e temuti.

I nostri timori si limitano all’incontro di poteri in grado di dissolvere il nostro potenziale e le nostre capacità, ma fidiamo in un intervento in grado di ottenere il rispetto delle norme e la loro giusta e dovuta applicazione.

Tra tutte le attese e le speranze, quest’ultima deve essere preminente, che al resto, ci pensa il Gasp, alla guida dei nostri prodi, senza tema di nessuno.

Forza Atalanta !!

By ReMo
By staff
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