La conferenza del Mister
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21.13 - Tra poco nel ventre dello Stadio Metalist di Kharkiv, Gian Piero Gasperini - tecnico dell'Atalanta - parlerà dopo la vittoria per 0-3 contro lo Shakhtar Donetsk che dà il passaggio del turno ai nerazzurri.
Inizia la conferenza stampa. "Nel primo tempo è stato difficile, combattuto. Abbiamo avuto delle ottime occasioni a inizio gara, qualcuna anche clamorosa. Poi hanno avuto anche loro ottime opportunità, loro hanno giocatori veloci, di qualità. Nella seconda frazione è stata combattuta, almeno fino al gol, poi è andata bene".
È stupito della squadra? "Sono molto felice per i ragazzi, per il tipo di partita che hanno fatto. Noi volevamo stare in gara, sapevamo della difficoltà e della velocità. L'obiettivo era rimanere in partita, sapevamo che se fossimo arrivati a mezz'ora dalla fine le nostre chance sarebbero cresciute tanto. C'è stata la lucidità... Sappiamo che quando arriviamo lì siamo pericolosi. Sono molto felice per tre ragazzi, la squadra è cresciuta. Rispetto all'esordio c'è tutto in più".
L'Atalanta è la prima squadra della storia a qualificarsi dopo tre sconfitte. Ci credeva davvero? "Al giro di boa ci credevamo perché c'era stato il pareggio. Dopo il secondo pari a Zagabria ci abbiamo pensato. Noi abbiamo pareggiato con il City, la squadra era cresciuta. Quel segnale del 3-3 a Zagabria (gol dello Shakhtar al 98', ndr) è stato un segnale del destino, come il gol al 95' all'andata. Lì era possibile e con due vittorie eravamo in Europa League. C'era l'opportunità di rimanere qui. Poi è stato molto importante il risultato del City".
Mancano Zapata e Ilicic... "Ha vinto il gruppo Atalanta, anche quella di Toloi è un'assenza importante. Praticamente ci mancava l'attacco, però c'è questa consapevolezza, una qualità di gioco a prescindere. Le interpretazioni individuali sono molto importanti. Hanno giocato Pasalic, Malinovskyi, Muriel, anche in campionato. Sotto questo aspetto siamo solidi".
L'inserimento di Ibanez ha sorpreso molto. "Kjaer non è venuto per scelta tecnica, mia. È un giocatore molto forte, ma fa fatica a interpretare il nostro modo di giocare sotto l'aspetto dinamico. Ha altre caratteristiche, io volevo farlo giocare questa settimana, ma non sono stato convinto. Ho scelto Ibanez e Masiello: il brasiliano è giovane, ha qualità, ma il livello è alto. Avevo il desiderio che andasse a giocare, perché solo giocando può migliorare le sue qualità, buone. Qui fa un po' fatica. Questa sera, nella necessità, a parte l'inizio da brivido".
Quale è la vostra scelta per l'urna, ora? "Quello che uscirà dall'urna... ci sono otto teste di serie, ci sono la Juventus, il City non le possiamo incontrare. Le altre sei dove capiti capiti... intanto siamo felici, speriamo di portare la nostra gente in un bel posto. In una bella città... Sicuramente non mandiamo solo Marino. Voi pensate che Lipsia o Valencia siano due squadre semplici (sorride, ndr)".
Pensava davvero che lo Shakhtar avesse più possibilità? “Credevo veramente, la matematica diceva che lo Shakhtar era avanti. Sentivamo il risultato di Zagabria, a loro bastava il pari. La percentuale era effettivamente più alta".
Chiederà qualcosa a gennaio? "È giusto che i ragazzi festeggino, poi domenica troveremo una squadra che vuole riscattarsi. Questa vittoria vogliamo che ci dia considerazione in campionato. Qualche episodio di troppo è stato a nostro sfavore. Avere un po' più di attenzione in quel senso lì, perché noi ci siamo guadagnati sul campo la giusta credibilità. Quello che è successo in campionato è stato pesante".
Fine della conferenza stampa di Gasperini.