La conferenza stampa di Gasperini
Vittoria storica, guardate in alto?
“L’Atalanta guarda sempre davanti, non so in alto. Guardiamo il nostro percorso, non sono io che metto i traguardi. Bisogna giocare delle partite, quello di stasera è un risultato che ci garantisce id stare in alto in classifica come successo in passato. Vincendo qui finalmente è testimonianza che questa squadra può giocarsi le possibilità della posizione in cui si trova”.
Ha avuto paura nel finale?
“Negli ultimi anni ci sono state partite in cui siamo stati raggiunti alla fine. La Juve ha avuta una reazione forte però noi abbiamo recuperato i nostri difensori, abbiamo retto fisicamente. Nel secondo temono abbiamo difeso di più senza rinunciare a ripartire. Abbiamo recuperato tutti e poter fare entrare Palomino dà dei vantaggi”.
Gosens come sta?
“L’abbiamo lasciato a casa ieri perché lui si è allenato questa settimana con noi, sembrava sulla via della guarigione ma non era pronto. Questa mattina ha fatto un ulteriore allenamento ma nel calciare ha avvertito un po’ di difficoltà. Ci aspettavamo fosse pronto per mercoledì ma è chiaro che quell’infortunio era notevole. Non abbiamo ancora visto il ragazzo, domani faremo accertamenti e sapremo. Speriamo sia solo qualcosa dovuto alla guarigione, lo scopriamo domani. Dobbiamo comunque rallentare un po’”.
Si tiene stretto il salto di qualità difensivo?
“Dipende anche dagli episodi, abbiamo tenuto bene. Ma abbiamo avuto 7-8 partite senza Toloi e Djimsiti, per tutto il periodo. Demiral è stato fuori, Palomino anche. Bastava buttarci le palle nelle mischie, poi salgono De Ligt e Bonucci e succedeva come a Manchester, quando hai perso la partita così. Ho sempre pensato che costruiamo le partite sulla capacità di impedire all'avversario di giocare bene. Poi proponiamo il nostro, ma questo è fondamentale".
Serve più la tecnica o la fisicità nella costruzione di una squadra?
"Serve tutto per alzare il livello. Occorrono tutte le componenti, una è tattica, poi anche tecnica, aspetto fisico. La testa per me è la cosa più importante dei giocatori, questa squadra ragiona insieme e questo è premiante. Una squadra che in due anni ha fatto il miglior attacco avrà anche della tecnica. Si dice sempre uomo a uomo, con grande fisicità. Bah: se fai il miglior attacco per più volte, qualche qualità tecnica l'avrai anche”.
Zapata unico giocatore da cui non potete prescindere?
"No non può prescindere da tanti giocatori. Le pagelle di Zapata le fate voi, io sono contento dell’evoluzione che ha avuto come personalità e carisma. Ha raggiunto una maturità che gli permette di affrontare tutte le partite con questa straripante condizione fisica. È diventato anche un leader, è la dimostrazione che si può crescere anche a trent’anni”.
Fonte: tmw.com
“L’Atalanta guarda sempre davanti, non so in alto. Guardiamo il nostro percorso, non sono io che metto i traguardi. Bisogna giocare delle partite, quello di stasera è un risultato che ci garantisce id stare in alto in classifica come successo in passato. Vincendo qui finalmente è testimonianza che questa squadra può giocarsi le possibilità della posizione in cui si trova”.
Ha avuto paura nel finale?
“Negli ultimi anni ci sono state partite in cui siamo stati raggiunti alla fine. La Juve ha avuta una reazione forte però noi abbiamo recuperato i nostri difensori, abbiamo retto fisicamente. Nel secondo temono abbiamo difeso di più senza rinunciare a ripartire. Abbiamo recuperato tutti e poter fare entrare Palomino dà dei vantaggi”.
Gosens come sta?
“L’abbiamo lasciato a casa ieri perché lui si è allenato questa settimana con noi, sembrava sulla via della guarigione ma non era pronto. Questa mattina ha fatto un ulteriore allenamento ma nel calciare ha avvertito un po’ di difficoltà. Ci aspettavamo fosse pronto per mercoledì ma è chiaro che quell’infortunio era notevole. Non abbiamo ancora visto il ragazzo, domani faremo accertamenti e sapremo. Speriamo sia solo qualcosa dovuto alla guarigione, lo scopriamo domani. Dobbiamo comunque rallentare un po’”.
Si tiene stretto il salto di qualità difensivo?
“Dipende anche dagli episodi, abbiamo tenuto bene. Ma abbiamo avuto 7-8 partite senza Toloi e Djimsiti, per tutto il periodo. Demiral è stato fuori, Palomino anche. Bastava buttarci le palle nelle mischie, poi salgono De Ligt e Bonucci e succedeva come a Manchester, quando hai perso la partita così. Ho sempre pensato che costruiamo le partite sulla capacità di impedire all'avversario di giocare bene. Poi proponiamo il nostro, ma questo è fondamentale".
Serve più la tecnica o la fisicità nella costruzione di una squadra?
"Serve tutto per alzare il livello. Occorrono tutte le componenti, una è tattica, poi anche tecnica, aspetto fisico. La testa per me è la cosa più importante dei giocatori, questa squadra ragiona insieme e questo è premiante. Una squadra che in due anni ha fatto il miglior attacco avrà anche della tecnica. Si dice sempre uomo a uomo, con grande fisicità. Bah: se fai il miglior attacco per più volte, qualche qualità tecnica l'avrai anche”.
Zapata unico giocatore da cui non potete prescindere?
"No non può prescindere da tanti giocatori. Le pagelle di Zapata le fate voi, io sono contento dell’evoluzione che ha avuto come personalità e carisma. Ha raggiunto una maturità che gli permette di affrontare tutte le partite con questa straripante condizione fisica. È diventato anche un leader, è la dimostrazione che si può crescere anche a trent’anni”.
Fonte: tmw.com
By Gandalf