01/03/2019 | 15.00
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La Dea in piazza....di Giacomo Mayer

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Al minuto venti del primo tempo tutti i bergamaschi presenti allo stadio Franchi di Firenze e quelli in poltrona davanti alla tv hanno cominciato a pensare a come organizzarsi per la sera del 15 maggio quando allo stadio Olimpico di Roma si giocherà la finale di Coppa Italia. L’Atalanta vinceva 2-0 e continuava ad attaccare una Fiorentina allo sbando. Il 3-0 era più che un’ipotesi, il viaggio a Roma era più che una certezza anche se il 24 aprile (o 23 aprile) è la data della semifinale di ritorno.

Dopo novantaquattro minuti di spettacolo, di emozioni e di autentico calcio totale sappiamo come è andata a finire. E allora tanti pensieri, altrettanti quesiti e qualche dubbio da scacciar via in fretta: il 3-3 è un bel risultato, come un sostanzioso conto in banca oppure è un maledetto pareggio che lascia l’amaro in bocca e le porte aperte anche alla Fiorentina? Adesso è
difficile dare una risposta concreta, eppure qualche spiegazione è opportuno spiegarla. Nella
conferenza stampa del dopopartita noi cronisti bergmaschi abbiamo chiesto a Gasperini se, dopo il
fulminante 2-0, non sarebbe stato tatticamente più opportuna gestire il risultato, cercando di
addormentare la partita. La risposta è stata chiarissima: “ Quando abbiamo cominciato a gestire la
partita sono arrivati i gol della Fiorentina e già prima con i passaggi di alleggerimento avevamo
corso dei rischi”. E ha aggiunto che non si può addormentare la partita dopo venti minuti, semmai
si può farlo nella parte finale del secondo tempo. In queste risposte c’è tutta la filosofia calcistica
del nostro tecnico. Bisogna sempre aggredire gli avversari, azioni offensive anche laterali magari a
triangoli, difesa alta con possibili inserimenti a sorpresa (Toloi ha questo compito da svolgere). Del
resto, e lo sappiamo tutti, se hai tu i pallino del gioco, con i l pallone trai piedi, l’avversario o
indietreggia o cerca di ribaltare l’azione lasciando varchi aperti. E le due offensive di Ilicic hanno
voluto dare queste spiegazioni. Che sono, essenzialmente, le specificità della casa nerazzurra. Ed è
corretto dare atto alla Fiorentina che ha operato allo stesso modo grazie ad un Chiesa
“mostruoso”. E qui urge un chiarimento: è’ il più forte attaccante del calcio italiano, contro
l’Atalanta lo scorso 30 settembre si è comportato non male, ma proprio malissimo, la Fiorentina
sbaglia a giustificare quel “tuffo” , ieri sera è stato corretto oltre che il migliore in campo dei viola,
e domenica sera a Bergamo ha l’opportunità di dar prova di essere un campione non solo con il
pallone tra i piedi con una prestazione liliale.

Comunque ha fatto bene Gasperini a puntualizzare il suo pensiero sul giovane campione, su maligna sollecitazione di un cronista fiorentino, sostenendoche deve giocare a calcio, senza infingimenti come un fuoriclasse in fieri. E a proposito difuoriclasse ecco Josip Ilicic. Un flamingo vestito di nerazzurro che quando spicca il volo è imprendibile. E vale come spot del bel calcio perché tutta l’Italia intera ha ammirato la
mirabolante impresa dell’Atalanta.
GIACOMO MAYER

By marcodalmen
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