La gobbitudine
Gobbitudine: la prossima categoria ad entrare nella lista dei discriminati e quella dei tifosi juventini e si domandano perchè.
Sabato scorso a Bergamo una squadra che fino allo scorso anno indossava divise da carcerato e che prova a ripulirsi sostituendo scacchi alle righe, stava affogando rimanendo a galla grazie ad una serie di salvagenti dipinti di giallo fosforescente, in campo ed in sala VAR.
Unisco alle esperienze prese dai giornali quella mia personale, vado al lavoro lunedì a Milano, all’ombra della madonnina si nascondono diversi gobbi, anzi, complice la latitanza delle squadre milanesi dai vertici durante gli ultimi anni, non si nascondono più e si comportano come i padroni del vapore.
Dicevo esperienza personale, quando mi capita (raramente tanto da non ricordarmene una recente che soddisfi entrambe le condizioni) che l’Atalanta vinca una partita immeritatamente e per aiuto arbitrale, mi sento poco felice perchè le cose mi piace guadagnarmele, anche nel tifo. Se incontro, diciamo se dovessi incontrare, un tifoso avversario renderei onore al fatto che han giocato meglio di noi e che per un aiutino il risultato ci ha arriso. Lunedì dicevo un gobbaccio mi aspetta al varco, viene vicino alla mia scrivania con un pezzo di carta con sopra scritto HD, gli intimo di stare almeno in silenzio vista la serie di ladrate capitate tutte insieme, la risposta è “godo ancora di più, vincere rubando da molta più soddisfazione”. Il problema è che non è una battuta e che il pensiero è comune a tanti juventini (fortunatamente non tutti). Il foglio viene appallottolato ed il tipo portato via di forza per evitare che gli faccia gustare il bocconcino.
Il compianto Peppino Prisco parlando di milanisti e juventini diceva "quando do la mano ad un milanista poi me la lavo, quando la do ad uno juventino poi controllo che ci sia ancora", per la serie nulla di nuvo sotto il sole.
Ultima considerazione sempre relativa all’arbitraggio di settimana scorsa. La punta di diamante del campionato italiano, il signor Rocchi da Firenze, non compare fra gli arbitri del 14 turno di quest’anno. Turno di riposo o forse qualcuno si è accorto che la “forma” del fischietto non è sufficiente per arbitrare un match di serie A ? Vedremo nei prossimi turni, solo un promemoria, Giacomelli dopo non aver dato (correttamente) il rigore al Napoli contro noi, è rimasto al palo un mese crocifisso da molte moviole (ampiamente oltre la metà) e dai pennivendoli legati al numero di click o di copie venduti. Il recente meeting Rizzoli allenatori però cita esplicitamente la sua decisione come corretta rimproverandogli solo di non aver dato il fallo a noi.
Sono stati negli ultimi anni i più forti in Italia, nessuno lo può negare ma questo loro atteggiamento di spregio delle regole causa:
- l’avversione di tutte le altre tifoserie
- il bidone della spazzatura al posto del cuore da parte di arbitri che si permettono di fischiare contro di loro un rigore (giusto) in prossimità del 90’ oppure di ammonire ed espellere un giocatore che continua a protestare per un minuto ed oltre anche se alllontanato dai compagni
Avanti Savoia, è proprio il caso di dirlo ma sono convinto che se un esponente della casa reale dei primi anni del 900 si fosse trovato davanti un arbitro del genere non le avrebbe mandate a dire