La grande penna rosa amico della Dea
.Se c'è un amico della causa nerazzurra all'interno di quel covo di serpi editoriale che è la Gazzetta dello sport quello è il giornalista Luigi Garlando.
Da anni ha parole al miele nei nostri confronti e stamattina non manca di farlo per l'ennesima volta per la vittoria nettissima sugli ucraini.
Parla di 'Dea da far girar la testa'. Sottolinea le differenze tattiche espresse dal mister milanista Fonseca in conferenza stampa come un augurio ai rossoneri di sapere esprimere in futuro un gioco qualitativamente paragonabile al nostro definito 'uno spettacolo di altissima nobiltà. Altro che provincia…
È stato, continua, come leggere un manuale di come si deve giocare in Europa per essere felici: con personalità, coraggio, tecnica e intensità.'
'Tre gol ma potevano essere il doppio, 22 conclusioni, la Dea era in attacco quando l’arbitro ha fischiato tre volte. Indemoniata, legittimo orgoglio di un popolo di grandi lavoratori.'
Ricorda come il terzo gol sia stato frutto, tra assist e conclusione, dei due esterni, marchio di fabbrica del Gasp da 10 anni nonostante cambino continuamente i protagonisti.
Parla di 'bis di Dublino contro un avversario fatto sembrare molto più piccolo di quello che è ' e di diversi nuovi già inseriti alla perfezione come Samardzic.
'Per la Dea l'Europa è come Zingonia, casa sua. Già 4 punti in cascina e mezza qualificazione in tasca, senza contare quel rigore di Retegui… '
Luigi Garlando, la grande penna rosa amico della Dea. Mitico