La lotta Champions entra nel vivo: quanto vale la qualificazione
La nuova edizione della Champions League porterà un aumento dei ricavi: ecco quale sarà la differenza rispetto alla partecipazione all’Europa League.
Non solo la lotta salvezza o quella per il secondo posto, si accende anche la lotta per la qualificazione alla prossima Champions League. In attesa di scoprire se l’Italia riuscirà ad avere cinque squadre nella prossima edizione, la classifica dopo gli ultimi risultati si è ristretta, in una lotta che al momento sembra essersi ridotta a sei squadre.
La classifica attuale dal quarto posto in giù infatti è la seguente:
- 4) Bologna 51 punti;
- 5) Roma 48 pinti;
- 6) Atalanta 47 punti;
- 7) Napoli 44 punti;
- 8) Fiorentina 43 punti;
- 9) Lazio 40 punti (*una partita in meno).
Come detto, anche il quinto posto potrebbe valere il pass per la prossima Champions League. Un risultato che vale non solo da un punto di vista sportivo ma anche dal punto di vista economico: ecco quanto può fare incassare ai club partecipare o meno alla prossima Champions League.
Quanto vale qualificazione Champions, i ricavi della Serie A
Partiamo dalla differenza delle singole posizioni nella classifica del campionato. In Serie A la distribuzione dei diritti tv avviene per il 50% in parti uguali, dunque ogni club (se venissero confermate le cifre distribuite per il 2022/23) incassa un minimo di 25,4 milioni di euro, mentre il resto viene distribuito sulla base di una serie di fattori, il 22% di radicamento sociale e il 28% in base ai risultati sportivi.
In particolare, al momento la classifica vale circa il 12% della cifra complessiva: in totale i club nel 2022/23 hanno incassato 1,017 miliardi di euro e in base alla classifica finale sono stati distribuiti circa 122,2 milioni di euro. Nel dettaglio, questi sono stati i ricavi per le prime posizioni dalla quarta alla settima in classifica al termine della passata stagione:
- 4) Milan: 11,4 milioni di euro;
- 5) Atalanta: 9,9 milioni di euro;
- 6) Roma: 8,4 milioni di euro;
- 7) Juventus: 6,8 milioni di euro.
Tra quarto e quinto posto, quindi, ballano circa 1,5 milioni di euro di ricavi dai diritti tv della Serie A, cifra uguale considerando il divario tra il quinto e il sesto posto.
Quanto vale qualificazione Champions, i ricavi UEFA dal 2024/25
La vera differenza la fanno tuttavia i ricavi derivanti dalla partecipazione alla Champions League. In particolare, infatti, in base al nuovo sistema di distribuzione dei ricavi, per ognuno dei club che disputerà dalla prossima stagione la principale competizione continentale con il nuovo format a 36 squadre nel modello svizzero sono garantiti almeno 18,8 milioni di euro come bonus partecipazione ancora prima di scendere in campo. Una differenza rilevante rispetto all’Europa League (il cui bonus partecipazione è pari a circa 4,3 milioni di euro) e alla Conference League (3,2 milioni di euro). Si parla in tal senso di entrate minime: dai risultati nella competizione deriveranno poi ulteriori ricavi, con una differenza ancora rilevante a favore di chi partecipa alla Champions.
Quanto vale qualificazione Champions, le cifre
In attesa dell’ufficializzazione dei ricavi da parte della UEFA, la qualificazione in Champions League può valere tra 30,2 milioni in caso di quarto posto (11,4 milioni dalla Serie A e 18,8 milioni dalla Champions) e 28,7 milioni in caso di quinto posto valevole per la Champions (9,9 milioni dalla Serie A e 18,8 milioni dalla Champions), rispetto ad una cifra per la qualificazione all’Europa League che può variare tra 14,2 milioni in caso di quinto posto (di cui 9,9 milioni dalla Serie A e 4,3 milioni dalla Europa League) e 12,7 milioni in caso di sesto posto (di cui 8,4 milioni dalla Serie A e 4,3 milioni dall’Europa League: la differenza quindi tra qualificarsi alla Champions oppure alla Europa League si aggira come minimo intorno ai 16 milioni di euro, cifra che tuttavia può crescere in base al rendimento delle singole squadre nelle coppe.
fonte calcioefinanza.it
By marcodalmen