13/09/2021 | 16.45
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La luce (opaca) dell’Est - by Albo

La partita nella nebbiaRigori, complotti, intrighi di palazzo. Nel dayfter di Atalanta Fiorentina giustamente se ne sentono di ogni, ma a me hanno insegnato a guardare prima la biblica trave nei nostri occhi e poi la pagliuzza negli occhi altrui.

Tradotto: gli episodi possono sempre incidere sulla partita, ma questa Atalanta settembrina non è esente da colpe. Sussiste un inedito problema in attacco, un ossimoro se pensiamo ai record di gol siglati nelle stagioni precedenti.

Quando le bocche di fuoco smettono di sparare colpi, bisogna affidarsi al fioretto, alla spada, ai colpi di genio che di certo a questa Atalanta non mancano, ma che dipendono dalla variabile “Est Europa”.

L’ucraino Malinovsky, lo sloveno Ilicic e il russo Miranchuk stentano a trovare la giusta condizione psicofisica, anche se i primi due di partita in partita sembrano mostrare quanto meno grinta, voglia e miglioramenti.

Lo zar russo invece continua a esser l’ombra di se stesso: senza ritmo, con poche idee e confuse, molle nei contrasti, e ancora alla ricerca di un ruolo in questo mondo nerazzurro.

Ci sarà bisogno anche delle loro giocate per ritrovare la verve e prolificità offensiva, ma qualcosa sembra aver oscurato la loro luce, e solo Gasp può farli tornare a splendere. D’altronde si sa, il sole sorge splende ad est, e questo è un fatto incontrovertibile.
By staff
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