La NON ossessione del risultato: Velasco come Gasperini
Oggi la nostra nazionale di volley femminile ha vinto l'oro alle Olimpiadi di Parigi, un risultato destinato a rimanere nella storia visto che è il primo oro della storia di questo sport benche' i maschi ci siano andati vicinissimi in piu' di una occasione. Peraltro le donne nelle altre edizioni non erano mai andate oltre i quarti di finale.
Nell'ambito di una vittoria con alcune coincidenze con la nostra di EL (la prima finale in assoluto, la vittoria per 3-0, il dominio di avversari favoriti) l'intervista post partita al leggendario coach Julio Velasco ha ricordato qualche concetto del Gasp:
"Mi chiedete se avevo l'ossessione di tante competizioni perse per poco? Assolutamente no, ho sempre accettato serenamente vittorie e sconfitte perche' a volte la differenza e' talmente minima da non poter essere imputata ad errori in partita o in preparazione. Per un tocco piu' o meno, per centimetri piu' o meno non posso passar la vita ad essere considerato a priori un perdente o un vincente"
Il coach italo - argentino ha cosi' espresso lo stesso concetto di Mister Gasperini nei giorni prima della finale di EL in risposta a chi, e da lungo tempo, lo considerava un perdente a prescindere indipendentemente dalla bellezza del gioco o dalla preparazione tattica delle sue formazioni