La quiete dopo la tempesta
Ilicic e l'Atalanta: la storia d'amore tra un ragazzo fragile e una squadra abituata a sognare. Aspettando il lieto-fine...
Josip Ilicic è tornato in Italia e questa è già un’ottima notizia per tutto il mondo Atalanta. L’attaccante sloveno sta attraversando uno dei periodi più complicati della sua vita: sta combattendo contro un male invisibile che si nasconde nella sua testa. Spesso, nei momenti bui, nella disperazione più totale, la miglior medicina è avere accanto le persone che ami. Per questo, il numero 72 nerazzurro ha cercato di evadere da questo mondo che all’apparenza sembra magico, perfetto, ideale, ma che in realtà cela insidie che una personalità fragile non è in grado di reggere. Ilicic spera di tornare il prima possibile in campo per incantare ancora una volta gli stadi di Serie A.
“Nonna” Ilicic: croce e delizia della Dea
“Chiedetegli tutto, ma non come stai? Male, male, è la sua risposta“. Aveva parlato così Gian Piero Gasperini, ai microfoni di Sky Sport, dopo la vittoria per 6-2 sul campo del Sassuolo e la tripletta di Josip Ilicic. “I suoi compagni lo chiamano la nonna, perché arriva sempre stanco, distrutto“. Parlava con il sorriso sul volto il Gasp, e mai avrebbe immaginato che quel giocatore così stressato dalla vita da professionista, sarebbe poi caduto in un tunnel dal quale è difficile trovare una via d’uscita. Ma, come aveva confermato lo stesso Gasperini, Ilicic è molto legato alla sua Dea. Tanto che, nonostante i suoi tormenti interiori, aveva deciso di seguire la squadra nella missione Champions League di Lisbona, in caso di accesso alle semifinali. Il destino – e il PSG – hanno voluto diversamente e lo sloveno è rimasto in patria, cercando di sconfiggere questo mostro non ben identificato, per tornare al più presto a illuminare i campi di Serie A.
Il sostegno non gli è mai mancato: giocatori, allenatore, staff e presidente adorano il giocatore, ma soprattutto l’uomo. “Ilicic sarà il nostro miglior acquisto“, ha dichiarato il patron bergamasco Antonio Percassi: la dimostrazione che l’Atalanta ha bisogno del suo genio. Nel 2020, in 10 gare aveva segnato 13 gol tra campionato e Champions League, con il poker di Valencia stampato nella mente e nel cuore dei tifosi atalantini. Poi, improvvisamente il lockdown e le prime insicurezze: dopo lo stop causato dalla pandemia, il 72 ha collezionato soltanto 5 spezzoni di gara.
Ilicic, l’obiettivo è tornare: in campo a novembre?
L’ultima apparizione sul terreno di gioco risale al pareggio dell‘Allianz Stadium contro la Juventus: Gasperini ha provato a rilanciarlo nel momento forse più importante della stagione, quando la Dea ha addirittura sognato lo Scudetto, sogno infranto dal rigore di Cristiano Ronaldo. Da quel momento in poi, il buio, il dolore, il silenzio: unica eccezione, un “cuore” lanciato dalla Slovenia a Lisbona, tramite Instagram. Oggi, Ilicic vuole lasciarsi alle spalle questo dramma e vorrebbe rientrare a Zingonia entro fine settembre, per poi tornare in campo magari a novembre, o anche prima. Una cosa è certa: Ilicic e l’Atalanta hanno bisogno l’uno dell’altro.
fonte footballnews24.it
By marcodalmen