16/03/2022 | 15.40
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La Quinta porta by Albo

Il pareggio a reti bianche contro il Genoa ci ha allontanato ancora un po’ dal quarto posto, da una delle porte principali per la Champions, ma non di certo l’ultima.
La tanto snobbata Europa League è la quinta porta e paradossalmente ora l’unica in grado di farci saltare la fila delle 4 davanti che di giornata in giornata si spintonano senza soluzione di continuità, ma che ancora non sanno quale porta dovranno aprire a maggio.
Possiamo vederla come la classica porta di servizio o entrata dietro le case americane, una scorciatoia che potrebbe permetterci di vivere questo finale di stagione con meno trepidazione e senza la speranza che almeno una di quelle davanti lasci la fila passandoci gentilmente a noi il biglietto per la coppa dalle grandi orecchie, perché non siamo di certo dal salumiere o in coda alle poste.
Certo, in questo caso c’è un “piccolo” ma significativo dettaglio: la quinta porta prevede la vittoria finale, la conquista di quel trofeo che in 6 anni abbiamo solo sfiorato in Coppa Italia, e che sarebbe il coronamento di un percorso straordinario e difficile da replicare per una “provinciale” qualsiasi, cosa che noi però non siamo più da oltre un lustro, perché i sogni spesso diventano realtà.
Forse la doppia faccia dell’Atalanta in campionato ed Europa racconta proprio di un adattamento naturale alle condizioni europee, soprattutto nel gioco e nell’intensità che in campionato poi però risultano poco efficaci.
Vedendo i risultati quindi la somma è facile: al momento la via dell’Europa pare quella meno impervia e più facile da attraversare, perché più consona ai nostri mezzi, e forse è anche inconsciamente la corsia preferenziale che Gasperini e la squadra vogliono intraprendere.
D’altronde, se l’opportunità della Champions non bussa, è meglio costruire una porta, ma in questo caso basterà solo aprire la quinta.

 

Albo

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