"La Repubblica" lo mette nero su bianco: il Papu vuole andare via gratis
Sembrava che i 37 minuti contro la Juventus avessero almeno congelato la crisi. Sembrava, appunto. Da ieri il Papu Gomez e l'Atalanta sono i poli opposti di un braccio di ferro che rischia di terremotare la stagione della Dea. Stasera al Gewiss Stadium ci sarà la Roma, che punta a sostituire i nerazzurri nella prossima Champions League. Non ci sarà Gomez. E non è più solo una scelta di Gasperini, con cui i rapporti sono azzerati. "L'allenatore, in condivisione con la Società, ha deciso di non convocare per scelta tecnica il calciatore", ha spiegato l'Atalanta.
Il sottinteso è molto esplicito: il presidente Percassi, dopo aver cercato di tenere nell'interesse collettivo una posizione equidistante, ha preso una parte. Lasciando il Papu completamente solo ai margini della squadra che ha contribuito ha fare grande. Sarebbe suggestivo imputare la sterzata del club alle immagini che hanno immortalato il fantasista dell'Atalanta mentre allo Stadium canticchiava l'inno della Juve. In realtà a riaprire la ferita mai suturata sono stati i colloqui col giocatore e il suo agente. Per risolvere la tensione con Gasperini, Gomez ha chiesto di poter andare via gratis a gennaio: per prenderlo a quelle condizioni c'è la fila, dalla stessa Roma al Napoli, dall'Inter al Milan. Soluzioni, quelle milanesi, preferite per motivi logistici, visto che lui e la moglie Linda Raff hanno scelto di restare a vivere a Bergamo dove hanno anche una palestra e interessi correlati.
La richiesta però ha infastidito l'Atalanta. Per cederlo i Percassi vogliono i 10-15 milioni che avrebbe pagato a settembre l'Al-Nassr per portarlo a giocare a Riad e non accettano di farsi prendere per il collo: "Non cediamo ai ricatti", la risposta che si è sentito dare il Papu. Cederlo gratis non è una possibilità, ancor meno a una concorrente per la Champions, creando un precedente in uno spogliatoio di giocatori a cui certo non mancano le offerte da Zapata a Gosens, da Hateboer a Muriel. Per la proprietà, Gomez resterà a Bergamo. Anche se lui con gli amici in Argentina è sempre molto netto: "Vado via a gennaio", ha detto loro, raccontando la genesi della frattura con Gasperini. Nata, non è un mistero, da uno scontro fisico nell'intervallo della partita col Midtjylland: il tecnico che rimbrotta il numero 10 per il "no" a spostarsi sulla fascia destra, il giocatore che non risponde, la tensione che cresce, fino alla colluttazione. Gomez avrebbe voluto le scuse, accettando una multa. Percassi aveva mediato una tregua in vista della partita decisiva con l'Ajax per centrare gli ottavi di Champions.
È lì, con la qualificazione, che Gasperini ha iniziato a vincere la battaglia: ha incassato il sostegno dei tifosi, complice un post infelice del fantasista argentino. E ora l'appoggio della società, che sposta definitivamente dalla sua parte la bilancia del consenso. Riducendo il Papu a un ricordo: "Gomez? Parliamo di calcio". La Roma, che a Bergamo ha vinto solo uno degli ultimi 11 incontri (5 pari, 5 ko), dovrà stabilire se l'esclusione di ieri avrà rasserenato il gruppo o se piuttosto non diventi il detonatore per nuove scintille.
Repubblica.it
Il sottinteso è molto esplicito: il presidente Percassi, dopo aver cercato di tenere nell'interesse collettivo una posizione equidistante, ha preso una parte. Lasciando il Papu completamente solo ai margini della squadra che ha contribuito ha fare grande. Sarebbe suggestivo imputare la sterzata del club alle immagini che hanno immortalato il fantasista dell'Atalanta mentre allo Stadium canticchiava l'inno della Juve. In realtà a riaprire la ferita mai suturata sono stati i colloqui col giocatore e il suo agente. Per risolvere la tensione con Gasperini, Gomez ha chiesto di poter andare via gratis a gennaio: per prenderlo a quelle condizioni c'è la fila, dalla stessa Roma al Napoli, dall'Inter al Milan. Soluzioni, quelle milanesi, preferite per motivi logistici, visto che lui e la moglie Linda Raff hanno scelto di restare a vivere a Bergamo dove hanno anche una palestra e interessi correlati.
La richiesta però ha infastidito l'Atalanta. Per cederlo i Percassi vogliono i 10-15 milioni che avrebbe pagato a settembre l'Al-Nassr per portarlo a giocare a Riad e non accettano di farsi prendere per il collo: "Non cediamo ai ricatti", la risposta che si è sentito dare il Papu. Cederlo gratis non è una possibilità, ancor meno a una concorrente per la Champions, creando un precedente in uno spogliatoio di giocatori a cui certo non mancano le offerte da Zapata a Gosens, da Hateboer a Muriel. Per la proprietà, Gomez resterà a Bergamo. Anche se lui con gli amici in Argentina è sempre molto netto: "Vado via a gennaio", ha detto loro, raccontando la genesi della frattura con Gasperini. Nata, non è un mistero, da uno scontro fisico nell'intervallo della partita col Midtjylland: il tecnico che rimbrotta il numero 10 per il "no" a spostarsi sulla fascia destra, il giocatore che non risponde, la tensione che cresce, fino alla colluttazione. Gomez avrebbe voluto le scuse, accettando una multa. Percassi aveva mediato una tregua in vista della partita decisiva con l'Ajax per centrare gli ottavi di Champions.
È lì, con la qualificazione, che Gasperini ha iniziato a vincere la battaglia: ha incassato il sostegno dei tifosi, complice un post infelice del fantasista argentino. E ora l'appoggio della società, che sposta definitivamente dalla sua parte la bilancia del consenso. Riducendo il Papu a un ricordo: "Gomez? Parliamo di calcio". La Roma, che a Bergamo ha vinto solo uno degli ultimi 11 incontri (5 pari, 5 ko), dovrà stabilire se l'esclusione di ieri avrà rasserenato il gruppo o se piuttosto non diventi il detonatore per nuove scintille.
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By staff