La risposta
Una buona prestazione, tre punti messi in tasca, tre reti segnate con tre giocatori diversi, una serata tranquilla per tutti.
Il Crotone ha dimostrato poco più della buona volontà in campo: i nostri avversari hanno evidenziato i loro (tanti) limiti, offrendo ai nostri una quanto mai gradita boccata di ossigeno, ma va bene così.
Berisha non ha dovuto lavorare troppo, ma il poco che ha dovuto fare lo ha fatto bene (a parte i rinvii nel secondo tempo: quelli indirizzati verso destra, sono quasi sempre puntualmente finiti fuori). La difesa si è disimpegnata con ordine, il centrocampo ha fatto una buona copertura e ha costruito bene; il rosso diretto di Kessie ha pesato molto, (anche se con un ventenne bisogna giustamente avere un occhio di riguardo), sebbene la squadra non sia mai andata in affanno una volta trovatasi in inferiorità numerica. Chi è entrato dalla panchina ha offerto un buon impatto sull’incontro, gli attaccanti hanno fatto bene, Gasperini ha gestito positivamente l’incontro.
Resta un fatto indiscutibile: il test Crotone non è certo stato particolarmente attendibile.
Ma un dato positivo sicuramente c’è: la squadra segue l’allenatore. Se così non fosse stato, ora il Crotone avrebbe quattro punti in classifica (e Gasperini avrebbe già salutato la compagnia). Questo fatto non va sottovalutato: significa che tutti vanno insieme nella stessa direzione. Vuol dire che Gasperini ha un progetto condivisibile e condiviso; vuole anche dire che c’è ancora tanto, tantissimo da fare per arrivare ad un livello accettabile, ma anche che non ci sono frizioni, o veleni nello spogliatoio. Probabilmente non proprio tutti saranno felici, ma anche questo aspetto fa parte del gioco.
Naturalmente siamo solo ai primi passi: ne dovranno seguire tanti altri. Il Napoli sarà un esame di altra caratura: c’è da sperare che arrivino cotti dalla partita di UCL, anche se i loro cambi sapranno fare la partita. Col Napoli, giocare come si è fatto contro il Crotone non potrà bastare: sarà indispensabile crescere. Fare di più, fare meglio, sbagliare molto meno. La pressione che ci riverserà addosso il Napoli sarà notevole, e sarà essenziale saperla gestire al meglio, per ottenere un risultato positivo. Perché arrivare alla pausa del campionato con più dei sei punti attuali permetterebbe di lavorare con maggiore calma e concentrazione per la ripresa di metà ottobre: da quel giorno non ci sarà più tempo per gli esperimenti o per delle scuse. La strada dovrà essere segnata e seguita da tutti, lo spazio per gli errori dovrà essere molto più stretto, tutti dovranno riuscire a dare qualcosa di più. Abbiamo bisogno di punti perché non ne abbiamo tanti: abbiamo messo da parte i punti che meritavamo, anzi, forse anche qualcosa in più (non per quanto riguarda il valore della rosa, ma per quanto abbiamo saputo fare in campo).
Tutti dovranno da il meglio di sè stessi, per fare in modo che a Bergamo gli avversari debbano perlomeno sudare come dannati prima di portare punti a casa loro.
Naturalmente, noi preferiamo che i tre punti siano affare nostro: non importa la caratura dell’avversario. Questo è ciò che vogliamo noi atalantini. E la maglia sudata, sempre: proprio come contro il Crotone.
BY GOALIE