12/04/2024 | 21.20
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La rivincita di un uomo mite - by Paglia

Anni di alti e bassi, un cartellino pagato 20 milioni che ha pesato parecchio sulle aspettative e sui giudizi dei tifosi. Qualche errore di troppo alternato a grandi interventi, ma la costante sensazione di non essere mai sicuro al centro per cento. Potremmo riassumerla così la storia di Juan Musso all'Atalanta.

Lo scorso anno gli è stato preferito uno Sportiello con le valigie in mano, mentre questa stagione il suo posto è stato progressivamente affidato ad un giovane Carnesecchi in rampa di lancio. Per tutto il mese di gennaio si è parlato di lui come in uscita, tra piste spagnole e turche.

Alla fine l'argentino è rimasto a Bergamo, accettando la decisione di Gasperini. Musso si è fatto da parte senza porre obiezioni, senza esprimere lamentele, mettendosi al servizio di Carnesecchi per favorirne la crescita. Tra i due c'è sempre stato un bel rapporto, fin dal ritiro precampionato.

Gasperini lo ha premiato "relegandolo" al ruolo di portiere di coppa, schierandolo nelle sfide della fase finale di Europa League. Il portiere non lo ha deluso: due parate decisive contro lo Sporting, una con il Liverpool. Musso si è sempre fatto trovare pronto, sul pezzo, pur giocando di meno.

É vero, il suo rendimento è sempre stato molto altalentante, ma Juan Musso è un professionista esemplare. La maglia lui l'ha sempre sudata, anche quando non è sceso in campo. E merita di essere protagonista in serate come quella di ieri sera ad Anfield.

Paglia
Forza @juanmusso
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