La Serie A studia la “bolla” per evitare il collasso
Una “bolla” per evitare di fermarsi. Potrebbe essere questa la soluzione di Lega e Federcalcio per evitare un nuovo stop del movimento calcistico. Un mini lockdown, con tutte le squadre chiuse in ritiro anche solo per due settimane, uscendo solo per giocare, con test ogni 4 giorni.
Lo spiega la Repubblica, sottolineando che la riunione tra i medici sportivi delle 20 società non ha prodotto proposte utili. Quella di inserire un tampone in più non pare fortunatissima, visto che i 4 tamponi in 5 giorni effettuati dall’Under 21 non hanno impedito il rinvio del match degli azzurrini contro l’Islanda.
Questo permetterebbe di evitare di smaltire i molti casi senza che nel frattempo se ne aggiungano di nuovi, non rischiando così di interrompere il campionato. Domani l’Assemblea di Lega esaminerà le offerte di fondi di investimento pronti a versare nuovi capitali e non vuole dare un’immagine di precarietà.
L’idea della “bolla” ha però un grosso ostacolo: non piace ai calciatori, molto contrari già a maggio, quando pareva l’unica strada per riprendere il campionato fermo da marzo. I club li assecondano, ma sanno che una misura urge. E con altri giocatori importanti costretti fuori, la necessità di chiudersi diventerà evidente.
Nel frattempo, però, sempre più società sembrano ventilare la possibilità di non giocare, in caso di assenze (sarà importante in questo senso la decisione del Giudice Sportivo su Juventus-Napoli). Per questo, si sta rafforzando un fronte: quello di chi vuol trovare una soluzione al regolare svolgimento del campionato.
fonte Calcioefinanza.it
By marcodalmen