KOOPMEINERS
Che non fosse un giocatore qualunque lo si era intuito dal lancio di 50 metri sui piedi di un compagno nei minuti finali a lui concessi nella seconda giornata di campionato contro il Bologna. Poi il suo inserimento e relativo minutaggio è stato graduale (vedi lo scontro decisivo di Champions col Villareal in cui è rimasto per tutti i 90 minuti in panchina) e su ciò potremmo avere più di un rimpianto. Dopodiché, a partire dal girone di ritorno, proprio quando la squadra ha cominciato la sua fase calante, si è imposto come elemento inamovibile, ma schierato principalmente sulla trequarti, sia per necessità sia per non rinunciare all'eterna coppia de Roon-Freuler. Da capire anche qui, dunque, quale sarà la sua collocazione per la prossima stagione, contando che le sue caratteristiche si discostano da quelle dei 2 mediani classici del Gasp, il cui compito principale è quello di "far legna".

FREULER
Mi limito a descrivere lo svizzero con un solo termine: sicurezza. E anche quest'anno ho la sensazione che salterà ben poche partire "lì, sempre lì, lì nel mezzo, finché ce ne hai stai lì", come recita il testo di una canzone di un noto cantautore italiano.

DE ROON
Insieme a Freuler ha costituito lo zoccolo duro dell'Atalanta di questi anni, dando quell'equilibrio tanto silente quanto prezioso alla la squadra. Nell'ultima stagione però qualcosa non è girato. Dopo i centinaia di km percorsi in questi anni forse il suo fisico sta cedendo all'inevitabile usura del tempo. Per "mascherare" questa problematica e, come si suol dire, allungargli la carriera, il mister lo ha più volte arretrato nei 3 di difesa. Ma siamo sicuri che sia questa la soluzione migliore per lui e per l'atalanta? La velocità e la prorompenza fisica di cui un difensore deve essere dotato per contrastare gli attaccanti avversari non è mai stata una caratteristica dell'olandese, che invece ha dalla sua la capacità di farsi trovare in tutte le zone del campo a ringhiare sugli avversari per sradicare loro la palla (qualità che appunto si meglio adattano e valorizzano nel ruolo di mediano).

EDERSON
E' stata la prima opportunità di mercato che la società ha colto (a breve potrebbe essere ufficializzato il secondo acquisto Lookman) seppur, a detta di molti, vi erano urgenze ben più impellenti in altri reparti. I dubbi iniziali nei suoi confronti, visti i soli 6 mesi trascorsi in Italia, sembrano già essere stati sciolti da un'impatto positivo nella squadra corredato dalle parole di elogio spese dal tecnico nei suoi confronti. Anche per lui, come per Koopmeiners, è da capire la collocazione tattica, se nei 2 di centrocampo o spostato più avanti. In entrambi i casi delle scelte dovranno essere fatte e le gerarchie, come detto, potrebbero cambiare.

PASALIC
Il nazionale croato è reduce da un'annata di alti e bassi dove, nonostante un'utilizzo a singhiozzo che ha riguardato tutti gli interpreti del sovraffollato reparto della trequarti, ha contribuito alla causa con numeri eccellenti, sfruttando la sua dote migliore, ossia gli inserimenti.

MALINOVSKY
Le sue doti balistiche fanno sì che da lui ci si aspetti sempre la grande giocata, cosa che quest'anno gli è riuscita di rado. Non giriamoci attorno, è stata una delle grandi delusioni della stagione, senza se e senza ma. Ci si aspettava la sua definitiva consacrazione, dopo l'eccezionale girone di ritorno del 2020-21, ma così non è stato. Ora sta a lui: può essere l'anno del riscatto o dell'oblio, dentro cui potrebbe finire anche la squadra che, persi Gomez e ora Ilicic, è orfana di un elemento offensivo di fantasia a cui consegnare palla quando gli spazi non ci sono.

Alla luce delle amichevoli precampionato, compresa l'ultima disputata contro il Newcastle, l'idea che sembra prendere più piede per quanto concerne le posizioni in campo, almeno iniziali, di De Roon, Scalvini ed Ederson sono rispettivamente di difensore, mediano e trequartista.

 

by Guido G.