29/07/2022 | 17.45
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La situazione per reparto: la Difesa

PALOMINO
È stato il giocatore col più alto rendimento della scorsa stagione a detta di addetti ai lavori e tifosi, il pilastro difensivo da cui la squadra sarebbe ripartita. La positività al test antidoping è però un fulmine a ciel sereno che priverà l'Atalanta del giocatore, a meno di ulteriori sorprese, come minimo per tutta la prima parte di stagione, se non per l'intera annata. Questo porterà la società a cercare un sostituto sul mercato? Una via alternativa potrebbe essere la soluzione interna, che vedremo dopo.

DEMIRAL
La sospensione di Palomino fa del centrale turco, ad oggi, la colonna centrale della difesa a tre con cui i neroazzurri si presenteranno ai nastri di partenza del campionato. Chi avrebbe mai detto ciò, quando poco più di un mese fa la società sembrava aver accantonato il pensiero di un suo riscatto dalla Juve, alla luce dell'ultima parte di campionato in cui mister Gasperini l'aveva sostanzialmente bocciato? La possibilità che i 20 milioni per il suo cartellino siano stati sborsati in previsione di una plusvalenza non è da scartare. Ma la situazione Palomino potrebbe aver di nuovo mischiato le carte.

TOLOI
Dopo la passata stagione, disgraziata dal punto di vista degli infortuni, il capitano si è ripresentato volenteroso di riscatto. La speranza è che una preparazione standard e una partita ogni 7 giorni permettano a Rafael di ritrovare quella condizione e continuità di rendimento che lo scorso anno è mancata. La carta d'identità recita 31, ma i margini per dare ancora un grande contributo ci sono tutti.

DJIMSITI
È il difensore col rendimento più costante negli ultimi 4 anni, da quando nell'estate 2018 è passato da essere sicuro partente a colonna portante della retroguardia atalantina, conquistando sul campo la fiducia di Gasperini, che difficilmente si priverebbe un elemento così fidato.

SCALVINI
Lo inserisco nel novero dei difensori perché è qui che ha terminato la scorsa stagione dove, dopo un girone d'andata di apprendistato, ha trovato sempre più spazio, nonostante la giovanissima età. Al netto della sua collocazione in campo, ancora da stabilire in toto, questa può essere per lui la stagione della definitiva consacrazione tra i grandi.

OKOLI
È l'uomo che potrebbe rappresentare la soluzione interna per risolvere il problema Palomino. Proveniente dal vivaio atalantino (utile per il discorso liste) e dotato di una grande struttura fisica, Gasperini ha sempre avuto un occhio di riguardo per lui, aggregandolo in prima squadra già nel ritiro di Clusone nel 2019. Nel frattempo il giovane è maturato con le esperienze a Ferrara e Cremona. Ma sarà pronto per il salto di categoria?

RUGGERI
Inserito nel parco difensori perché è qui che ha chiuso la stagione a Salerno, dando il suo contributo alla cavalcata salvezza dei granata, ed è in questa posizione che gasperini l'ha schierato in queste amichevoli pre-campiomato. Sotto la guida di Nicola, il giovane bergamasco ha appreso i trucchi del mestiere, ottemperando ai compiti impartitigli con diligenza ed efficacia. La sensazione è che alla fine si procederà ad un nuovo prestito che gli possa consentire maggior minutaggio nell'ottica di una continuazione del processo di maturazione.

Ricapitolando, l'esclusione di Palomino ha rimesso in discussione le considerazioni su quello che sembrava essere un reparto già completo. Ora sta alla società decidere se tornare sul mercato, o applicare la soluzione interna (e magari temporanea fino a gennaio, in attesa di capire gli sviluppi della vicenda Palomimo) trattenendo uno, o entrambi i prodotti interni Okoli e Ruggeri. Quest'ultima strada, se da un lato velocizzerebbe il processo di ringiovanimento auspicato dai più, dall'altro rischierebbe di diminuire, almeno in partenza, il livello complessivo del reparto.

 

Gianluca G.

Cambio di modulo oppure De Roon in difesa? L'Atalanta può sorprendere due  anni dopo - TUTTOmercatoWEB.com
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